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Dubbi sull'uso del congiuntivo: 5 miti da sfatare

2 settembre 2018
Uso del congiuntivo! Basta nominarlo per accorgersi che è uno dei temi più spinosi della nostra grammatica. Congiuntivo presente, passato, imperfetto e trapassato: tempi verbali che si studiano sui banchi di scuola ma che non tutti imparano a usare correttamente. Addirittura, dato il numero elevato di errori nel suo utilizzo, oggi si parla di “morte del congiuntivo”. Per non farlo morire del tutto, dato che è un modo verbale importantissimo della nostra lingua, cominciamo a sfatare 5 miti che lo riguardano. Stop ai dubbi sull'uso del congiuntivo!
  • Innanzitutto il congiuntivo è un modo verbale a sé, da non confondere con l’indicativo. Si utilizza soprattutto in frasi subordinate ed esprime possibilità, volontà, timore, dubbio, irrealtà, considerazione personale.
  • Il congiuntivo si usa sempre nelle frasi precedute da forme impersonali quali basta, conviene, bisogna, occorre, pare, può darsi, sembra, è necessario. Esempio: Sembra stia piovendo.
  • Quando il soggetto della frase con il verbo all’indicativo coincide con il soggetto della frase con il verbo al congiuntivo il “CHE + congiuntivo” viene sostituito da “DI + infinito”, esempio: Credo di essere pronto = Credo che io sia pronto.
  • Si dice e si scrive “vada, vada!” NON “vadi, vadi!”
  • Il congiuntivo imperfetto del verbo dare è “che io dessi” NON “che io dassi”.
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