Uno dei più grandi lasciti delle battaglie di Don Milani e del movimento degli anni '60 presente e forte ancora oggi, è quello dell'insegnante di sostegno: una figura fondamentale, oltre che una presenza simbolo dell'integrazione scolastica e delle pari opportunità.
Tuttavia, ancora oggi esistono molti pregiudizi su questo ruolo che, ai non addetti ai lavori e a chi non ha mai avuto figli che ne abbiano avuto bisogno, sembra una sorta di figura mitica, evanescente, poco chiara. Per questo, se agli insegnanti delle altre materie si rivolgono domande di rito come “Come sono i giovani oggi?” e “Ma voi prendete lo stipendio anche d'estate?”, gli insegnanti di sostegno hanno l'affascinante privilegio di sentirsi porre le domande più curiose e le affermazioni più disparate. Vediamo quali:
#1 Ma tu prendi lo stesso stipendio di un professore normale?
No guarda, mi pagano in pacche sulle spalle.
#2 Ma per insegnare sostegno ci vuole una laurea?
Boh, io ho fatto domanda solo con un corso di cucina friulana e mi hanno preso. Prova.
#3 Ma aspetta: e quando dovete fare le pagelle? Tu cosa fai?
Di solito le pagelle, insieme agli altri.
#4 Ma metti i voti anche tu?
Ma no, in pratica, insieme ai vari insegnanti provo a ragionare su quale valutazione possa essere... no, non metto voti.
#5 E... quanto ti ci vuole anche per passare di grado? (come scusa?) Sì, per diventare insegnante a tutti gli effetti!
Non so, mi pare circa zero secondi, ma devo controllare.
#6 Ma quindi lavorerai pochissimo!
Ah guarda, tra relazioni, verifiche personalizzate, incontri con logopedisti e medici ho così tanto tempo libero che mi annoio, perfino!
#7 Ma quindi tu in pratica devi seguire un solo studente?
Cameriere, sei vodka grazie. Sì, tutte per me.
#8 Ma tu, in realtà, cosa avresti voluto insegnare?
Avrei voluto insegnare come fare domande intelligenti. Alle persone come te.
#9 Anche tu vai ai Consigli di Classe come gli altri prof?
No, di solito aspetto fuori, seduto in un angolo, con un quaderno da colorare.
#10 Ma... in pratica... cioè... sì insomma... quello che fai tu è accompagnare il tuo studente a fare pipì?
No beh questo succede solo quando c'è una disabilità grave, nel cui caso c'è un'educatrice di solito. Perché, devi andare in bagno?
