#Diario del Professore

#5 CONSIGLI PER UNA TESINA CHE SPACCA

9 marzo 2017
Eccoci al momentaccio più momentaccio dell'anno: no, non quello in cui non sai mai cosa metterti. Quello in cui devi decidere che cosa fare all'esame! Quale argomento portare all'orale, che collegamenti mettere in piedi, insomma come preparati per il momento che più di tutti ti terrorizza. Ora, la scelta dell'argomento per la tesina o per l'esame orale è un bel casino, per due semplici motivi: A) Non hai idea di cosa portare e B) Non hai idea di come condurre la cosa. Perfetto, per darti una mano arrivo qui io con alcuni semplici consigli per affrontare al meglio questa prova tanto spaventosa! #1 SCEGLI UN ARGOMENTO CHE TI PIACE DAVVERO Non affidarti alla Regola Del Più Facile; non sperare di combinare qualcosa di buono se peschi dal mazzo del web qualche piatto già bello pronto solo da riscaldare; non riproporre qualcosa fatto da tuo cugino dieci anni fa o da quel tuo amico che ora veleggia sicuro nei mari delle superiori o dell'università. Noi prof abbiamo tanti difetti, lo so, ma una cosa positiva ce l'abbiamo anche noi: amiamo i ragazzi appassionati, quelli che fanno quello che davvero interessa loro. E ne teniamo molto conto, quando siamo lì accaldati e coi ventilatori accesi. #2 NON SCEGLIERE COSE TROPPO GENERALI Niente seconde guerre mondiali, via i Romanticismi e gli Impressionismi, al diavolo le Guerre Fredde. A noi prof piace sentire cose che non sappiamo, siamo felicissimi quando ci raccontate biografie di grandi uomini o grandi donne semisconosciuti (come Biko, come Malala, come Giuseppe Fava, per dirne tre che vorrei sentire all'esame). O piccole storie, eventi che in classe si fanno solo di sfuggita, opere letterarie o artistiche che nel programma ci entrano a fatica. Stupiscici! #3 I COLLEGAMENTI DEVONO ESSERE SENSATI, MA ANCHE ORIGINALI Se porti D'Annunzio, non collegarlo come tutti fanno a Huysmans o Wilde: porta le grandi storie d'amore fra gli artisti, vista la sua storia con la Duse (Zelda e Fitzgerald, Miller e Anais Nin, ecc.). Anche qui, vale la regola del punto due: stupiscici! #4 NEL POWERPOINT, TANTE IMMAGINI E POCHE PAROLE Se porti un powerpoint, scordati di tappezzarlo di scritte: dev'essere di quasi sole immagini. Al massimo due tre parole come titolo delle diapositive, ma il powerpoint deve accompagnare la tua esposizione, non devi metterti a leggerlo davanti a noi, perché io credo che se succede ancora solo un'altra volta potrei macchiarmi di studenticidio stavolta! #5 INFILA DENTRO QUALCHE CURIOSITÀ Aneddoti, gossip, storie strane o addirittura piccoli gialli dentro le biografie famose: quelle sono le cose che fanno da condimento perfetto a una esposizione perfetta. Certo non devono diventare il centro della tua interrogazione, ma è bello se uno studente se ne esce all'esame con la storia della testa di Re Enrico IV che a un certo punto della storia è sparita perché qualcuno l'aveva trafugata ed è poi ricomparsa per magia nel garage di un vecchio antiquario (sì, è una storia vera). Con questi cinque consigli, per quanto possa andar male, non andrà mai così male!
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