#Diario del Professore

5 mamme che non mancano mai nei gruppi WhatsApp di classe

23 febbraio 2017
Ci sono cose che non si dovrebbero mai fare: salire di corsa su una bici senza sellino, dire a una donna che starebbe meglio con due chiletti in meno e, più di tutte, aprire un gruppo WhatsApp per mamme. Soprattutto, voglio dire, se fai il mio lavoro. Tralasciando per un momento i tasti dolenti (diciamo che non tutte loro sono molto benevole verso noi insegnanti...), è possibile però stilare una breve lista di categorie di mamme che, a quanto pare, sono presenti su quasi tutti i gruppi WhatsApp genitoriali. #1 La drogata di emoticon Questa mamma si esprime solo attraverso faccine: come colpita da una specie di regressione comunicativa, non scrive mai messaggi contenenti lettere dell'alfabeto, ma solo cuoricini, frutta, omini, macchinine, stellette, cacche sorridenti. Questo è però solo apparentemente un ritorno a forme di comunicazione ancestrali, in quanto nel corso del tempo tale mamma ha affinato incredibilmente le sue doti, ed è in grado di comporre messaggi complessissimi: solo usando le emoji è in grado di dire anche cose come: “Ritengo che l'ermeneutica nietzscheana subisca nel periodo torinese un brusco capovolgimento che la riconduca quasi all'essere parmenideo”. Come ci riesca, non chiedetemelo #2 L'assatanata Era partita con quella del Giovedì Gnocchi, mandando nel gruppo foto di spogliarellisti ben attrezzati. Poi, quando il grado di confidenza è aumentato, si è fatta un po' prendere la mano e ogni giorno imperversa nel gruppo con immagini di falegnami norvegesi a torso nudo, Derek Shepherd, minatori canadesi in crisi di sudorazione, Derek Shepherd, nuotatori islandesi che si tuffano nell'atlantico gelato, Derek Shepherd, Derek Shepherd, Derek Shepherd. #3 La stalker Incredibile la mole di informazioni che questa riesce a ricavare su insegnanti, dirigente e perfino personale scolastico: se volete sapere dove ha fatto la comunione quello di matematica, o quando è caduto il primo dentino alla prof di sostegno, consultate lei e in cinque minuti avrà tutte le risposte. #4 La polemica Altra figura immancabile nei gruppi WhatsApp, è quella che anche se chiedete le pagine che ci sono per domani di geografia è in grado di partire con una filippica contro, alternativamente, la scuola italiana, la condizione igienica dei bagni dell'istituto, il Ministro della pubblica Istruzione e anche Derek Shepherd. #5 L'ansiosa Questa è in assoluto la più temuta: manda dai 300 ai 1000 messaggi al giorno per chiedere i compiti, le date delle verifiche, le foto degli appunti. In stato di perenne terrore che il figlio o la figlia possano restare indietro, se non riceve risposta entro due nanosecondi è in grado di chiamare tutti i componenti del gruppo, partendo dal primo della lista. Se vi chiamate Albertazzi o Angeli, beh, un abbraccio forte.
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