Inizio della scuola: le 5 cose che lo rendono un vero incubo
Il trauma dei primi giorni di scuola non riguarda solo gli studenti: anche per noi prof è molto, molto dura. Se fosse possibile dividere lo stress di un anno scolastco in percentuali, direi che un buon 50% se lo prendono le prime due settimane. Qui di seguito ecco # motivi per cui i primi giorni di scuola sono l'inferno:- #1 Gli studenti non si ricordano NIENTE. Li avevi lasciati a giugno come dei piccoli Alberto Angela, li ritrovi a settembre che fanno fatica a riconoscere le lettere dell'alfabeto e a pronunciare parole comprensibili nella loro lingua madre. Questo a prescindere dalla quantità di compiti per le vacanze: che siano stati caricati o esentati, quando tornano sono quasi tutti delle piccole tabulae rasae che ti guardano come a dire “Embè? Che c'è di strano se non so cos'è un verbo? Sono passati tre mesi!”
- #2 Ti ricordi di quanto è fisicamente faticoso insegnare. Se ne parla poco, ma c'è un motivo per cui per ottenere anche solo una supplenza di un giorno bisogna esibire certificato di sana e robusta costituzione: insegnare è una faticaccia! E solo quando torni in classe dopo tanto tempo te ne rendi conto davvero
- #3 Le riunioni. Collegi, programmazioni, incontri: da un lato sono belli perché rivedi i tuoi colleghi (anche se per qualcuno sono bruttissimi per lo stesso motivo...), dall'altro sono odiosi perché (diciamocelo, su) si passa un sacco di tempo a non combinare nulla e fare solo molta confusione, a discutere per ore su cose che si potrebbero decidere in cinque minuti e a tagliare corto su altre importantissime perché ormai non c'è più tempo.
- #4 I libri. Non so voi, ma da me i libri cominciano ad essere su tutti i banchi più o meno verso metà dicembre. Quindi le prime due settimane te le devi inventare tu, fare tutto senza libro, il che è molto bello perché ti obbliga a inventarti lezioni supermegawow, ma è anche – di nuovo – molto faticoso.
- #5 Loro. I pargoli. Oltre al punto #1, devi combattere contro i mulini a vento della loro assoluta non-voglia di essere lì. Già lo devi fare tutto l'anno, ma i primi giorni ancora di più. Arrivi in classe e hai di fronte ragazzini abituati a svegliarsi per tre mesi dopo le 11, e sai che devi parlare loro di grammatica, storia, geografia. Facile no?
