#Diario del Professore

8 consigli per far amare a tuo figlio la lettura

22 agosto 2016

Lo so, lo so: ci hai provato in tutti i modi.

Hai speso vagonate di soldi tra maghini e maghetti, tra tiratrici con l'arco ed elfi intraprendenti.

E ancora: niente.

Sei arrivata al punto di dirti: ok, a mio figlio non piace leggere e non piacerà mai.

Bene, allora vieni qui che ti confido un paio di segreti. Su, più vicino!

Io faccio il prof di Lettere. Non so quanti libri ho letto in vita mia, credo almeno un migliaio. E naturalmente leggere mi piace tantissimo. Ma sappi che, fino a diciotto anni – sì, hai letto bene, diciotto anniodiavo leggere.

Il secondo segreto è questo: non esiste nessuno a cui non piaccia leggere per natura. Tolti naturalmente i ragazzini con disturbi specifici dell'apprendimento o con altri tipi di difficoltà, leggere è una cosa che può piacere a tutti. Sì, anche a tuo figlio, quello lì che quando gli metti un libro in mano fa la stessa faccia che farebbe se gli mettessi una lettera di condanna a morte.

Il problema non è lui, non è il tuo ragazzo. Per risolvere questa situazione che ti sta mandando ai pazzi devi fare una specie di rivoluzione copernicana e capire che la colpa, beh, è del libro. Sì, è il libro che non è il libro giusto.

Ti faccio un esempio: una ragazza esce con un ragazzo a cena. Dopo pochi minuti capisce subito che con lui non può funzionare: è logorroico, narcisista, pieno di sé, insomma non ci sarà mai una seconda uscita. Cos'è, quella ragazza penserà che è colpa sua se le cose non possono funzionare? O peggio, cercherà di adattarsi a lui e al suo fastidiosissimo modo di essere? No.

Coi libri non è tanto diverso che con l'amore. Il fatto è che, come in amore, non è assolutamente facile trovare i libri che ti piacciono. Ma una volta trovati, beh, non ne puoi più fare a meno.

Quindi ecco qui di seguito 8 consigli per insegnare al tuo ragazzo ad amare la lettura!

#1 Fin da piccolissimo, leggergli storie, fargli compagnia coi libri, e farsi vedere con i libri in mano. All'inizio la forza dell'imitazione è potentissima. Ma siccome non è sempre possibile ricorrere a questo metodo, oppure è ormai già alto 1.85 e quindi è un po' tardino, passiamo direttamente al punto

#2 Insegnagli fin da subito che non è colpa sua se non riesce a superare pagina 10 di un libro: primo perché non deve mai associare alla lettura il senso di colpa, secondo perché non è vero che è colpa sua

#3 Non costringerlo a leggere i libri che sono piaciuti a te. Ricordati che lui è piccolo, è un po' difficile che ami le stesse cose che ami tu ora o che tu hai amato alla sua età. I tempi cambiano.

#4 I libri li deve scegliere lui. Da solo. E deve poter scegliere anche libri che poi scopre che non gli piacciono e poterli lasciare lì senza averli finiti. All'inizio la ricerca sarà lunga, e ne passeranno a decine sotto le sue mani senza successo, ma è un po' come in amore: devi sbagliare tanto prima di esser sicura di aver trovato quello giusto. Ovviamente questo potrebbe costarti la bancarotta, quindi

#5 All'inizio, portalo in biblioteca. Perdi anche due ore – se puoi – insieme a lui, lascialo che inizi a leggerli lì e fa' in modo che si porti a casa tutti i libri che può. Così almeno se poi non ne legge nessuno non avrete speso un capitale per niente. Inoltre, beh, lo sai anche tu, che uno dei posti migliori per rimorchiare è la biblioteca ;)

#6 Non fare la schizzinosa o peggio ancora non criticarlo se sceglie l'autobiografia di Ibrahimovich o solo libri di fumetti. Ricorda che da qualche parte bisogna cominciare e soprattutto che non importa che sia Tolstoj o Chi nasce tondo non muore quadrato di Ringhio Gattuso: l'importante è che lui scopra che leggere può anche essere piacevole o divertente.

#7 Quando troverà – perché prima o poi succederà – il libro che gli piace, insegnagli che mentre ne cerca un altro può rileggere quello quante volte vuole. Non lo dico io ma un tizio di nome Pennac, che uno dei diritti fondamentali del lettore è il diritto di rileggere. Infine

#8 Non fargli pressioni. Non insistere. Non imporgli orari, scadenze. Leggere, come amare, non sopporta imperativi. (Sì, è sempre Pennac)

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