Due anni fa, proprio oggi, se n'è andato Robin Williams. L'attore di film incredibili come Will Hunting - Genio ribelle, La Leggenda del Re Pescatore e soprattutto lui, il film che mi ha cambiato la vita, Dead Poets Society - L'Attimo fuggente.
Due giorni dopo la morte ho scritto questo e credo che andrebbe riletto, ogni tanto. O almeno tutte le volte che ho bisogno di ricordarmi quanto è importante cercare di assaporare ogni istante, fino alla fine.
E allora adesso son passati due giorni e io ancora non è che ci credo tanto, è come se una parte di me facesse finta che no, è una balla, non è successo, anche se ovunque non fanno che ripetertelo e wikipedia, cinico e bastardo come pochi quando succedono queste cose, già dopo tre minuti scriveva "Robin Williams è stato".
Ma io so una cosa. Una cosa sola. Che se sono quello che sono, se oggi faccio il professore e scrivo, è solo unicamente perché qualcuno, un giorno di quando avevo 13 anni, mi ha fatto vedere l'io che volevo diventare da grande.
Lui, che saliva in piedi su quella cattedra. Non avrei fatto il professore, senza di lui.
E il barbarico YAWP. E "Vai con dio, J. Evans Pritchard!". E "Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo". E soprattutto: "Per non scoprire, in punto di morte, di non essere mai vissuto".
Le ho prese sul serio, molto sul serio, quelle parole. Ho cercato ogni minuto, ogni secondo, di diventare quelle parole. A volte ci sono riuscito, a volte no. Ma sono ancora lì. Scolpite.
Però c'è una cosa che voglio dire: "come" se ne è andato, non mi fa credere meno a quelle parole. Non è che la depressione o il suicidio mi faccia dire: "Merda, allora non era vero niente quello che diceva il Professor Keating!".
Io ci credo ancora di più. Perché è lì dietro l'angolo che ti aspetta, sempre, il momento in cui non puoi più fare niente. E non so se ci può essere qualcosa di peggio, arrivati lì, di non essere mai stati, ancora, niente. Di non averci almeno provato, con tutta la forza che hai.
È proprio per come se n'è andato, che il Professor Keating non morirà mai.
