#Diario dello Studente

A "lezione" di arte: alla scoperta delle stranezze dei professori

25 settembre 2015

Si capisce dal titolo. Oggi si combinano scuola, arte e musica. Presto capirete il perché!

Se il primo giorno di scuola é stato orrendo, il resto della settimana é stato bellissimo!. Quest'anno sono più in sintonia con i miei compagni, andiamo più d'accordo. Per non parlare del fatto che, stranamente, sono un po' migliorata in tecnica. E poi c'era una nuova prof di arte. Nulla di strano fin qui. Se non per il fatto che é la gemella buona della prof dell'anno scorso.

Si sa, gli artisti sono particolari, che siano studenti o insegnanti. Hanno un ego molto spiccato. Sono molto originali e si riescono a distinguere anche in mezzo alla folla dell'Angelus del Papa la Domenica. C'è chi si mette gioielli strani (non mi sto riferendo a nessuno... credo), scarpe dalle forme più disparate o hanno pettinature...ehm...speciali.! Comunque io sono del parere che ognuno debba conciarsi come vuole, mostrarsi così com'è, senza il timore di essere preso in giro. Certo, però, che se ti conci i capelli come se avessi una cacchetta in testa e ti metti un sacco della spazzatura addosso, beh, quello è un altro discorso.

Ma anche i musicisti non sono da meno: io lo provo sulla mia pelle. Usciamo con gli auricolari o facciamo partire mentalmente sonate, ballate o canzoni che hanno fatto storia. Magari ti metti a schioccare le dita o a canticchiare. A me è capitato. Ma ero in bici. Potete immaginare come é finita. Esatto: occhiatacce, "pronto, polizia?" e dietrofront col deambulatore. Ora penserete che sono strana o che non sono normale. Ma io non ci posso fare nulla se le parole di Don't Stop Me Now o di Ticket To Ride mi escono di bocca! Il fatto é che non voglio portarmi il telefono a scuola, quindi a volte canticchio tra me e me. Almeno arrivo in classe con il sorriso e non con le occhiaie. È questo il potere della musica. È terapeutica, ti travolge, parti per un viaggio fantastico che dura solo pochi minuti. Ma quando finisce ti apre una nuova realtà, ti fa vedere le cose in modo diverso. Quindi, se vedrete in futuro gente che cammina per strada saltellando e cantando con un microfono immaginario "She's got a ticket to ri-iide, but she doesn't caa-aare!!!" non spaventatevi.

Comunque, questa parentesi era per farvi capire la stranezza di certe professori Stranezza in senso... semipositivo. L'anno scorso quella di arte, lo ammetto, per quanto fosse brava non era simpatica per niente. Era sempre arrabbiata col mondo. E poi aveva uno strano accento pugliese. Per ogni cosa rispondeva quasi sempre: "Ura basta, ti mittu la nuta!!". Solo che ad alcuni sembrava che dicesse: "Ti mittu la nutria". Così ora la chiamano tutti così. Era bassa, con la pelle scura e un naso molto accentuato. I capelli erano riccissimi e di un colore mix tra Pel di Carota, giallino e verde pistacchio. Si vestiva sempre con maglie colorate, jeans chiari e scarpe blu. Quando si lisciava i capelli le si attaccavano tutti in faccia. Cosa che accade anche a me, dato che anche io ce li ho molto mossi.

Invece quella nuova è uguale e identica, ma... più chiara. In tutti i sensi. Nel vestire, nel colore della pelle e dei capelli. Ed è anche più carina. Come è arrivata la classe si è illuminata. È un figurino, quella donna. È tranquilla e i lineamenti sono rilassati. Ha uno sguardo da Madre Teresa e sembra una bambolina che oltre a insegnare, va a raccogliere fiori nei prati. Come ho detto è quasi uguale alla prof dell'anno scorso fisicamente. Siamo tutti d'accordo che possa essere lei travestita: magari si era affezionata a noi, o si voleva vendicare perché l'hanno trasferita. A lezione indossava una tunichetta bianca, pinocchietti bianchi e strane scarpe verdi, che le risaltavano il colore dei capelli. La cosa più strabiliante è che è stata paziente e non ha urlato. NEANCHE UNA VOLTA.

Ve l'ho detto io, il carattere di un artista non è mai uguale ad un altro, ma si distingue dal fatto che è strambo, fuori dal comune.

Per il momento, è entrata nella top 5 degli insegnanti migliori della Terra. Speriamo che non mi deluda!

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