Ciao a tutti ragazzi, sono di nuovo io, Andrea. Sono passati circa 2 mesi dall'ultima volta che ci siamo sentiti. Vi ricordate? Vi stavo parlando del mio esame e avevamo avviato la discussione su cosa voglia realmente dire quel voto che ci hanno dato.
Perché vi scrivo? Questa volta la risposta è abbastanza semplice. Ormai siamo già agli inizi di settembre. Non ci credete ancora, vero? È tutto finito. E so benissimo che tutti noi abbiamo letto l’ultima frase con un filo di malinconia. Circa 365 giorni fa vi stavo scrivendo per la prima volta, suggerendovi di fare tutto quello che vi era possibile durante la vostra ultima estate da liceali. E adesso, invece, stiamo aspettando che inizi l’Università. È volato il tempo, o sbaglio?
Ma ripensiamo al ‘maturando’ di un anno esatto fa. Un ragazzino spaventato che si apprestava ad affrontare la più grande sfida della sua vita scolastica, almeno fino a quel momento. Ripensiamo alle paure, alle ansie, alle decisioni affrettate e a quelle maturate nel tempo. Durante questo ultimo anno siamo cambiati tantissimo. Abbiamo preso in mano la nostra vita, ci siamo assunti le nostre responsabilità e abbiamo deciso di affrontare quello che ci veniva sottoposto. Abbiamo dimostrato che siamo maturati, che siamo persone adulte, abbiamo dimostrato che anche noi valiamo, non solo ai professori, ma soprattutto a noi stessi.
E adesso? La maturità, sia che tu abbia deciso di continuare gli studi o di andare a lavorare, è soltanto la prima delle tantissime sfide che ti troverai davanti. Solo che ora sai che, se ti impegni, nessuno potrà mai fermarti.
E con questa frase vi saluto e vi ringrazio per il bellissimo anno che ho passato con tutti voi.
