#Diario dello Studente

I professori fanno le preferenze? Impressioni o realtà?

16 ottobre 2015

Sostegno. Cosa vi viene in mente con questa parola? Aggiungeteci anche "punto di riferimento". Qualcuno che ti sostiene. Qualcuno che ti fa notare i tuoi errori. Non qualcuno che dice che non vali niente!

Lo avevo detto che questa settimana sarebbe successo un disastro...

Non faccio nomi, perché poi partono i commenti paravento del tipo "Ma sono io?" "Ma quando mai?" "Non ho fatto niente!" Allora. Compagni di classe che state leggendo, a scuola lunedì (sabato è rimasto chiuso per allerta meteo ANCORA una volta) non rompete. Non chiedete nulla. É riferito a tutti e a nessuno. Io sono libera di scrivere quello che voglio, non siamo in Corea dove non si può fare nulla. Insegnanti di tutta Italia che state leggendo, io capisco che vi facciamo disperare, ma da qui a dire che non valiamo niente e che falliamo ce ne vuole eh! Ripeto: é un discorso in generale riferito a più persone che si comportano così, può essere nella mia classe come non può essere.

Il succo è: i professori sono dei pastori che guidano il gregge che é la classe. Il pastore deve anche rimproverare le pecore, ma mai picchiarle e non metterne una prima di tutte. Ecco qui. Le preferenze. Non é una mia impressione: "Prof posso andare in bagno?" "Non mando più nessuno." "Prof, potrei recarmi alla toilette?" "Ma certo ***, vai!" Poi queste non sono preferenze.

"A scuola venite per sbagliare, se fate giusto vuol dire che copiate!" Parla quella che vuole imitare Tata Lucia per tenerci a bada.

Una cosa che poi mi dà fastidio é che non puoi lamentarti di certe cose, perché loro negano tutto e si offendono prendendosela ingiustamente come quando la Merkel si é offesa per le lamentele contro la Volkswagen. A proposito, c'è puzza di gas... Ma se loro ti dicono che sei in un certo modo, é così e basta.

Questo è il tipo di prof che odio di più. Tutti sbagliano, basta ammetterlo, tanto si avrà tempo per peggiorare.

Oppure, dici che non hai capito una cosa. E quello se ne esce con la scuola cinese (dato che parlare della scuola italiana riformata dà un roditore non basta), dove chi non capisce viene punito severamente con la derisione dei da parte dei "dittatori", i professori. Oggi per la prima volta questa cosa è stata messa in pratica in Italia da un/una prof: "Quelli che hanno capito  non possono andare avanti per colpa di chi non ha capito. Ricordate: chi non capisce rimane indietro, è ultimo a scuola e nella vita." E chi è l'unica fessa che aveva affermato di non aver capito? Ma io, ovviamente.

E subito partono le false occhiate consolatorie da qualcuno che si crede il centro dell'Universo e questa cosa mi sa un po' di derisione.

Sono stata un po' pesante? Ragazzi non prendetevela con me. Ho tutto il diritto di offendermi e di arrabbiarmi. Questa cosa non va bene.

Ora che ci penso la mia classe non è uno zoo, ma un deposito di ipocriti.

Ma una cosa mi consola: posso partecipare al concorso Programmatica di Rai3, scrivendo una cosa. Almeno qualcosa di bello questa settimana è successa!

Veronica

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