Perchèé scrivere uno speciale per un evento, vi chiederete? Beh, avete presente le serate come il vostro diciottesimo, o il vostro primo appuntamento, o il primo ballo al liceo? Quelle indimenticabili insomma, e il Foundation Day è da inserire nella categoria.
Tutto è iniziato con questo invito:
Innanzi tutto, questo evento celebra l'anniversario della fondazione della University of London (che oggi comprende varie università, tra cui il King's College) e durante la cerimonia quest'anno sono state consegnate quattro lauree honoris causa. Il tutto presieduto dalla principessa Anne, che ho poi incontrato durante il ricevimento. Quale migliore occasione per tirare fuori un bel vestito chiuso nell'armadio
da mesi e indossare finalmente un paio di tacchi vertiginosi?
Sono arrivata alla Senate House leggermente incerta su quelle scarpe un po' scomode, ma l'atmosfera mi ha immediatamente fatto dimenticare quel piccolo problema. Nel momento in cui hanno presentato coloro che avrebbero ricevuto i riconoscimenti, sono rimasta incredibilmente sconvolta dalle persone che mi trovavo davanti.
Persone che hanno portato la loro passione in giro per il mondo, che hanno lasciato un segno in ognuno dei luoghi in cui hanno lavorato. E' stato inevitabile sentirsi un piccola di fronte a queste personalità, ma dopotutto loro erano esattamente come noi.
Dunque perchè sentirsi "piccoli"? Tutti coloro che hanno cambiato il mondo erano semplicemente studenti, e fino a prova contraria ognuno di noi ha delle potenzialità non indifferenti. Nonostante ciò, per me è stato molto emozionante festeggiare l'anniversario dell'istituzione che sta aprendo le porte del mio futuro, la stessa che è stata fondata ancor prima che i miei nonni nascessero. Chi lo avrebbe mai detto? Nemmeno tre mesi a Londra e partecipo a un magnifico evento dove incontro un membro della Royal Family.
Ho indossato lo stesso vestito che avevo all'ultima festa d'istituto del mio liceo, inconsciamente forse volevo che mi accompagnasse all' evento per ricordarmi chi sono a prescindere da tutto.
Tutte queste meravigliose emozioni sono state alimentate da musica dal vivo e un incredibile buffet a tema "Alice in the Wonderland", pieno di marshmallows con su scritto "eat me", cupcakes, piccole boccette con su scritto "drink me" e tante altre piccole cose appartenenti al paese delle meraviglie.
Non mancava davvero nulla, e mi sentivo un pochino come Alice, persa in un mondo scintillante senza averne paura.
