#Diario di una Studentessa all'Estero

L'Italia risponde: il mio posto è Londra

7 marzo 2016

Mi ritrovo per l'ennesima volta a disfare la valigia, come al solito piena di esperienze e vestiti disordinati.

Durante il mio viaggio di ritorno riflettevo su quanto 5/6 mesi all'estero abbiano influenzato i miei modi di fare e il mio modo di guardare il mondo. Tornare in Italia è stato meraviglioso, come potrete ben immaginare, sebbene inizialmente non riuscivo a rendermi conto di esser "tornata".

Scrivo questo tra virgolette perché sono stata in una città che non avevo mai visto prima, ma bisogna dire che l'Italia ha un po' lo stesso profumo in ogni sua parte.

Vorrei risparmiarvi i cliché dello studente all'estero una volta tornato in patria, ovvero abbuffate di pasta, pizza, caffè e vino, perché credo sia molto più interessante riflettere su ciò che questo viaggio mi ha lasciato.

In tutti questi mesi, l'amore per il mio Paese non si è mai affievolito; dicendo questo vorrei smentire una volta per tutte coloro che credono che i giovani all'estero disprezzino la propria patria. Non esiste affermazione più errata. Il fatto che dei giovani abbiano delle prospettive migliori al di fuori dell'Italia non implica che non ne sentiranno la mancanza.

Credete davvero che io non abbia mai desiderato di svegliarmi e sentire quel tipico profumo di caffè proveniente dalla cucina? Eppure in un certo senso mi ritengo fortunata. Sì, sono fortunata perchè io so cosa significa. L'Italia è un posto unico al mondo e, sebbene le nostre strade si siano ormai separate, ho come l'impressione che non riuscirò mai a starle lontana per più del dovuto.

Sono tornata a Londra sorridente, perché adesso ho bene in mente chi sono e so per certo che non potrei immaginare me stessa da nessun altra parte se non qui.

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