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Non si scriverà più a mano nelle scuole finlandesi

28 novembre 2014

A partire dall’autunno 2016, gli studenti finlandesi diranno addio alla scrittura a mano a scuola.

La notizia è stata resa pubblica dalla BBC, che ha anche riportato le dichiarazioni di un membro del Consiglio Nazionale dell’educazione, Minna Hermanen: “Sappiamo che stiamo mettendo in atto una trasformazione culturale profonda, ma crediamo che saper scrivere al computer sia in questo momento più rilevante, nello svolgimento della vita di tutti i giorni.

Dunque, niente più corsivo, ortografia o calligrafia, ma l’apprendimento di una competenza che rende decisamente competitivi nel mercato del lavoro, perché sempre più richiesta: il fluent typing.

Quando si parla di digitalizzazione nelle scuole ci sono sempre favorevoli e contrari, pro e contro. I primi parlano di naturale evoluzione e di maggiore spendibilità sul mercato del lavoro; i secondi sostengono che moltissimi studi, hanno dimostrato come un utilizzo eccessivo della tecnologia porti nei bambini un diminuzione della capacità di memoria, di concentrazione e di socializzazione
D’altra parte, un computer, un tablet o uno smartphone, costano. E, ammesso che il programma nazionale finlandese riesca a distribuire a tutti i bambini gli strumenti informatici necessari per apprendere a scuola ed esercitarsi a casa, la vita di questi bambini non si concluderà nel momento del diploma: non è detto, dunque, che una volta adulti avranno i soldi per comprarsi smartphone e tablet e, se anche li avessero, che decidano di impiegarli in questa direzione.
Una competenza acquisita a scuola dovrebbe poter essere applicabile indipendentemente dal reddito, dal lavoro e dalla crisi economica.

Insegnare la scrittura (solo e non anche) attraverso uno strumento costoso rischia di tornare a dividere la società tra quelli che potranno esercitare la competenza acquisita per tutta la vita, e quelli che smetteranno di scrivere a computer una volta usciti da scuola tornando, di fatto, analfabeti.

Ben conscia di tutti questi pro e contro è la portavoce dell’Associazione degli insegnanti nativi digitali, la quale ci tiene a dichiarare che, se la scrittura manuale sarà abolita dai programmi didattici, bisognerà rinforzare le abilità dei bambini aumentando le ore di attività manuali come il disegno, la musica, la creta, …

Bisogna però ricordare che i bambini finlandesi iniziano la scuola a sette anni e che dunque, quando arrivano, in linea di massima sanno già scrivere.
La rivoluzione ha però comunque fatto storcere il naso a qualcuno, anche perché gli studenti finlandesi raggiungono già risultati eccellenti in tutti i test a livello mondiale.

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

Elena Bertola

 

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