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Abolizione gita scolastica: la Giannini dice no!

22 ottobre 2015

L'Associazione Nazionale dei presidi richiede al ministro dell'istruzione che non si facciano più gite. Ecco cosa risponde la Giannini! Le gite scolastiche sono per molti il momento più atteso dell'anno. Tuttavia, nell'ultimo anno il numero di viaggi di studio è calato molto. Il perché? C'è qualcuno che a quanto pare non li attende come noi, anzi, più che vederlo come il momento più atteso dell'anno lo considera quello più temuto: sono i professori. Molti tra i professori hanno deciso di non accompagnare noi studenti in gita perché non vogliono prendersi la responsabilità di badare a ragazzi il cui unico obiettivo sembra essere quello di "sballarsi" e far festa. La paura nasce soprattutto dal fatto che sempre più spesso si sente parlare di ragazzi che escono di nascosto dai professori (e si perdono) o che si fanno male (cadono dai balconi, com'è successo ultimamente, o finiscono a stare male per alcolici o sostanze stupefacenti prese all'insaputa dei docenti), ma anche e soprattutto per il fatto che tutte queste responsabilità non vengano ricompensate con nessun aumento in busta paga.

[caption id="attachment_223707" align="aligncenter" width="829"]gita scolastica La vignetta di FumEddy per ScuolaZoo. Seguitelo su Facebook, Twitter e Instagram[/caption]

Anche gli studenti però alcune volte dicono NO ai viaggi studio. Questi più in particolare perché hanno paura dei mezzi di trasposto come l'aereo (però sappiate che la probabilità di avere incidenti aerei è molto, anzi moltissimo, inferiore a quella di averli in automobile!), oppure di recarsi in posti celebri che potrebbero essere attaccati dagli attentatori o ancora - e forse è questo il motivo principale degli studenti che dicono no alle gite - per questioni economiche. Per ora però possiamo stare tranquilli perché il ministro dell'Istruzione Giannini mantiene la sua posizione assolutamente favorevole alle gite, credendo alla loro assoluta esigenza. Quelli che dobbiamo temere di più sono invece i presidi, la cui associazione richiede l'annullamento delle gite. Anche se dovessimo rimanere solo fino in Italia (che poi è proprio un un bel paese) e non in Europa, a meno che il ministro non decida di aumentare lo stipendio dei docenti che decidono di accompagnare gli studenti in gita, forse noi potremmo anche sforzarci a scendere a patti con i nostri professori. Se noi non li facciamo impazzire, stiamo certi che non diranno di NO a nessuna gita!!

E voi come la pensate? Dopo la notizia della gita scolastica a rischio abolizione siete preoccupati che la tolgano definitivamente dai programmi?  Scrivetecelo nei commenti qui sotto!

 
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