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Attentato all'aeroporto di Instanbul

29 giugno 2016

ISTANBUL - Un attentato terroristico ha colpito il cuore della Turchia.

Ieri sera, intorno alle 22.10 locali, le 21.10 italiane, alcuni kamikaze hanno aperto il fuoco ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi all'aeroporto Ataturk di Instanbul, provocando 36 morti e 147 feriti. Successivamente si sono fatti saltare in aria con delle grandi esplosioni durante uno scontro a fuoco con la polizia. Al momento è stato appurato che sono state almeno tre, ma il numero degli attentatori non è ancora accertato. Secondo fonti anonime, potrebbe trattarsi addirittura di sette soggetti. Oltre i 3 morti, uno sarebbe stato arrestato e gli altri 3 sarebbero in fuga. L'attentato viene ricollegato agli islamisti dell'Is, anche se al momento non c'è alcuna conferma ufficiale. In serata e nella notte sono stati sospesi tutti i voli, ma sono stati subito riaperti la mattina successiva.

In questo ultimo periodo, l'Europa si è dovuta scontrare con numerosi attacchi terroristici: tutti ricordiamo la strage di Parigi di novembre, l'attentato -molto simile a quello di ieri- all'aeroporto di Bruxelles, e la recente strage nel locale gay ad Orlando, in America.

La Turchia, purtroppo, non è nuova a questo genere di attacchi, e quest'ultimo potrebbe essere proprio la goccia che fa traboccare il vaso: numerosi attentati hanno già messo in ginocchio il paese, e quest'ultimo in particolare rischia di mettere al tappeto il turismo, che a maggio ha registrato il peggior crollo dall'inizio degli anni '90.

Gli attacchi precedenti - Venti giorni fa, Istanbul aveva subito un altro attacco bomba vicino all'Università statale, che aveva fatto 12 morti ed era stato rivendicato dal gruppo estremista curdo Tak. A gennaio e marzo, altre 2 azioni terroristiche, attribuite all'Isis e altri 2 attacchi  alla capitale Ankara, mentre il 17 febbraio, un'autobomba esplosa vicino a un complesso militare fece 29 vittime. Ben 100 persone persero la vita ad ottobre, nell'attentato contro un corteo filo-curdo, sempre nella capitale.

L'Europa e gli Stati Uniti si sono stretti attorno alla Turchia, esprimendo la loro solidarietà. Il dipartimento di stato americano per la Turchia ha emesso un travel warning, già pubblicato a marzo e aggiornato proprio ieri, che invita i cittadini americani a "esercitare aumentata vigilanza e cautela durante le visite alle aree di pubblico accesso, specialmente quelle frequentate da turisti".

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