Banchi con PC integrati, è questa la proposta di un'azienda italiana a favore della scuola digitale, definita “scuola 2.0”. Abbiamo già parlato più volte del decreto “Digitalia” e dell'ingresso dei tablet nella scuola, ma questa novità porterebbe ad una vera e propria innovazione nel modo di fare scuola e di vivere in classe.
L'azienda “AlmavivA” ha progettato questi banchi utilizzando una tecnologia “open source”, la quale permette la completa modifica dei programmi utilizzati e dello stesso sistema operativo. I banchi 2.0 saranno dotati di uno schermo lcd touch collegato con un piccolissimo pc che ha le dimensioni di una mano e un costo di circa 20 €.
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Lo staff a capo del progetto ha ribadito come l'utilizzo di software open source permetta di formare gli alunni verso il mondo della programmazione, requisito ormai fondamentale per la maggior parte delle aziende. Infine spiega come tutti i dispositivi possano essere collegati ad un “super computer” che si potrà utilizzare per svolgere operazioni più complesse e soprattutto per condividere, con un sistema “cloud”, materiale didattico e compiti.
Un nuovo modo di pensare la scuola che è già realtà in 5 istituti Professionali italiani, uno di Trapani, uno di Palermo e tre di Roma. Il dubbio è che i ragazzi possano danneggiare gli schermi che saranno installati sui banchi, osservando le scuole d'Italia sappiamo tutti come vengono trattati, scritte e incisioni ovunque oltre a buchi e bruciature. Insomma ci potrebbe essere il rischio che nel giro di pochi giorni in alcune classi i pc non siano più utilizzabili.
E voi? Cosa ne pensate? Siete pro o contro la scuola digitale, ma soprattutto come vi trovereste ad avere questi innovativi banchi? Fatecelo sapere!
Simone Cioè & Riccardo Gemma
