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Basta bocciature per aver preso 7 in condotta!

25 aprile 2016

Sette in condotta? Ora non fa più paura grazie alla proposta di legge di Milena Santerini, di Democrazia Solidale. In questa proposta infatti si ritiene che una bocciatura non abbia valore se basata solo sul comportamento e non sui risultati accademici. La condotta verrà comunque tenuta conto e il voto che sarà in grado di determinare l’insuccesso sarà spostato dal 7 al 5 (voto assegnato solo in seguito a una sospensione pari o superiore ai quindici giorni).

L’associazione Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a seguito di una ricerca ritiene che sia meglio cercar di diminuire le bocciature in quanto sono ritenute diseducative, infatti, molti studenti per questo motivo decidono di lasciare gli studi invece di continuare la propria carriera scolastica.

Questa proposta Santerini, destinata ovviamente a creare molti diverbi, dovrebbe collegarsi alle leggi delega sulla 107, per dare alle bocciature per condotta una nuova valutazione delle competenze sociali e civiche. La legge sembra riprendere la tendenza dei tribunali amministrativi di cancellare le bocciature per condotta, come era successo nel 2007 quando il Tar di Milano ha respinto la decisione del Consiglio dell’istituto Franceschi di Milano, dove non volevano ammettere alla seconda superiorie un alunno che aveva dimostrato comportamento gravemente scorretto e un atteggiamento provocatorio e arrogante. Per il tribunale, il comportamento non bastava per far ripetere l’anno. Un altro caso simile è avvenuto nell’aprile del 2014, dove un ragazzo, grazie ad un ricorso in tribunale, é scampato alla bocciatura alle medie per aver apostrofato un compagno di classe durante l’intervallo tra le lezioni.

Questa legge riuscirà a passare? Finalmente sarà scritto nero su bianco che la condotta, a meno che non si compiano fatti gravi, non potrà causare una bocciatura a fine anno? Preghiamo.

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