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Buona Scuola, Parlamento vota sì alla riforma del super preside

20 maggio 2015

la-buona-scuola E' ufficiale:  la Camera dei Deputati ha approvato, con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti, l'articolo 9 sulla Buona Scuola made in Renzi che da mesi, ormai, preoccupa e divide gli ambienti scolastici di ogni ordine e grado. "Cosa cambia?" - potrebbe chiedersi (e a ragione) qualcuno. In merito ai fatti di politica interna la chiarezza non fa mai da padrona: in poche parole, l'articolo approvato lo scorso maggio dai parlamentari attribuisce ai presidi delle scuole il potere di chiamata diretta degli insegnanti nei propri istituti, oltre alla facoltà di proporre di persona nuovi docenti e pubblicarne i curricula vitae online. Cerchiamo di andare più nel dettaglio, esaminando, passo a passo, quali sono i 5 punti fondamentali che potrebbero cambiare la scuola in un prossimo futuro:

  1. No a presidi calati dall'alto. "Non ci sarà nessun preside-padrone ma un dirigente responsabile e valutato", ha fatto sapere la Giannini da Montecitorio. Per la valutazione dei presidi si parla di una possibile commissione formata da docenti delle scuole, ma i più scettici ritengono che in questo modo si possano spalancare le porte a fenomeni di nepotismo, corruzione e addirittura concussione;
  2. Assunzione docenti. Saranno i docenti a presentare le proprie candidature per ottenere i posti di insegnamento, mentre i presidi si riserveranno la facoltà di conferire ai professori delle proprie scuole gli incarichi triennali nelle rispettive materie di riferimento;
  3. Professori tuttofare. I docenti potranno insegnare in materie differenti da quelle per le quali sono abilitati, purché in possesso di certificati che ne attestino i titoli di studio validi per l'insegnamento. Altri requisiti fondamentali sono la frequenza a periodici corsi di aggiornamento e il possesso delle adeguate competenze professionali;
  4. Nomina diretta. Forse il punto più controverso dell'intero disegno proposto dal Governo, la nomina diretta prevede che i presidi possano decidere direttamente chi assumere, previa conclusione di un colloquio con l'aspirante professore;
  5. Curriculum online. Alcuni hanno gridato allo scandalo, altri alla trasparenza delle informazioni: così si è pronunciato il PD, favorevole all'obbligo di rendere pubblici i curricula vitae dei prof attraverso la pubblicazione sui siti web delle varie scuole.

Voi cosa ne pensate di Buona Scuola? Come vi ponete riguardo alla pubblicazione del curriculum dei professori (come accadde all'università)? Cosa vorreste cambiare, migliorare o eliminare nelle proposte avanzate finora dal Governo? Per approfondire il tema visitate:

Buona Scuola, cosa ne pensano gli studenti;

Miur, dramma precari: ma dov'è la Buona scuola se bocciamo i meritevoli;

Approvata la riforma, Italia in subbuglio: gli studenti dicono NO a Buona Scuola.

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