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Caos scuola: quasi due scioperi al mese

8 novembre 2016

La scuola è iniziata da meno di due mesi e sono già stati organizzati tre scioperi. Se si pensa al fatto che negli ultimi tre anni ci sono stati ben quaranta scioperi, qualcosa dovrebbe far riflettere su un'ovvietà: che la situazione non è esattamente delle migliori. Forse se un fenomeno inizia a cronicizzarsi, bisogna fermarsi e porsi alcune domande.

Lo sciopero, poi, è difficile da controllare e gestire perché può essere organizzato anche da sigle sindacali minuscole, con piccole rappresentanze che però ledono il diritto allo studio di tutti gli studenti italiani perché non garantiscono il regolare svolgimento delle lezioni.

Dai dati del Governo sono 141 le sigle sindacali che ogni anno si agitano nel settore scuola. 141 è un numero davvero alto che ha conseguenze reali all'interno dell'ingranaggio della macchina scuola. Questo perché le famiglie e gli studenti vengono informate del giorno nel quale si svolgerà lo sciopero, ma i professori non sono assolutamente tenuti a comunicare in anticipo un'eventuale adesione, anche perché sarebbe considerato un comportamento antisindacale.

L'effetto che si genera in classe è un po' paradossale: gli studenti sanno che ci sarà lo sciopero e magari tutta la classe decide di non andare a scuola. Il giorno dopo il professore si presenta, ma non trova nessuno. Un'intera giornata di lezione persa. Oppure, altra situazione: in classe ci sono troppi assenti e non si può fare comunque lezione, perché non avrebbe granché senso.

Il Ministero, perfettamente consapevole del fenomeno, si è dichiarato del tutto impotente. Il presidente della Commissione Istruzione del Senato, Andrea Marcucci, ha affermato che trattandosi di un'agitazione del tutto legale non si può far nulla per impedirla, anche perché non esiste un limite di rappresentanza.

Quindi, rimane tutto un terno al lotto. Domani c'è sciopero. Andiamo a scuola o restiamo a casa? Può sembrare una sciocchezza, ma per gli studenti che fanno più di un'ora di strada per andare a lezione, non è esattamente così.

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