Sono ormai lontani i tempi in cui la scelta della scuola superiore si basava sul semplice criterio della distanza, ormai a causa dello spettro della disoccupazione che infesta il futuro dei giovani, la preparazione per gli studi universitari non può essere più sottovalutata.
Questo è il principale motivo per cui è stato introdotto il sistema di classifica Eduscopio, il cui è compito è valutare e mettere a confronto diversi istituti dando vita a una classifica per ogni zona. I criteri sono due, ovvero la media dei voti e i crediti ottenuti all'università, e questi contribuiscono ciascuno con il 50% al risultato finale.
La classifica Eduscopio di ciascuna città ha fatto trionfare vari licei, tra cui il classico Dante a Firenze, il Sannazzaro e il Mercalli a Napoli e il Mamiani e il Tasso a Roma.
A Milano invece in classifica trionfano le scuole paritarie, un dato che si potrebbe definire preoccupante per le scuole pubbliche; cosa succederà in futuro se una tale condizione risulterà essere costante? E soprattutto, quali misure saranno adottate per raggiungere un miglior risultato?
Inoltre, considerando che questo strumento permette di rendere trasparente e chiara la qualità dell'istruzione italiana, quali saranno i benefici tratti dai dati ottenuti (a prescindere dalle classifiche)? Potrebbe essere utile integrare altri fattori, come ad esempio la generale soddisfazione degli studenti e la condizione degli edifici scolastici. Un ottimo liceo non può funzionare senza un'adeguata struttura.
Se la tua scuola ha un problema del genere non esitare a contattare il servizio #ScuoleAPezzi!
Qual è la posizione della vostra scuola? Cosa pensate di questo strumento? Fatecelo sapere nei commenti!
