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Studio tanto ma non riesco a recuperare i brutti voti: 10 consigli utili

12 maggio 2017

Come recuperare i brutti voti a scuola in 10 mosse

A volta la sola forza di volontà non basta. È il caso dello studente che dopo aver bellamente ignorato i primi trimestri cerca di rimettersi in carreggiata, provando a recuperare le brutte insufficienze prese durante il resto dell'anno. Oppure si può prendere a esempio il ragazzo che ha sempre studiato tantissimo, ma che non avendo mai familiarizzato con un metodo di studio non ha mai avuto i risultati sperati, finendo per ritrovarsi dei brutti voti inspiegabili, che poco hanno a che vedere con la sua voglia di migliorarsi. Abbiamo dunque provato a raccogliere 10 consigli per lo studente che si applica moltissimo ma che non riesce proprio a recuperare.

Comportamento

Può darsi che ti sia tuffato tra i libri, tuttavia se in classe continui ancora a parlare con i tuoi compagni mentre il prof spiega, difficilmente potrai sperare di approdare a dei risultati decenti. Il primo cambiamento deve avvenire in te, a cominciare dal modo in cui ti rapporti alla scuola. [caption id="attachment_286246" align="aligncenter" width="600"]comportamento Bart Simpson non è proprio uno degli esempi da seguire, quando si parla di risultati scolastici[/caption]

Visualizza un obiettivo

Uno dei metodi più semplici per motivarsi allo studio è rappresentato dal porre davanti a sé un traguardo semplice e concreto: volete arrivare a cancellare i debiti, desiderate quella console che i vostri genitori vi hanno promesso in caso di promozione, o ancora volete sbarazzarvi della scuola il prima possibile. Tutto è lecito, basta che vi aiuti a studiare.  

Parla con gli insegnanti

Può essere un ottimo primo passo quello di chiedere aiuto direttamente ai tuoi "aguzzini": chiedi ai professori delle materie in cui vai peggio se possono suggerirti come studiare meglio. In quanto specialisti dell'argomento potrebbe fornirti delle dritte, o se non altro capirai cosa ritengono importante e potrai focalizzarti su quegli aspetti. [caption id="attachment_286247" align="aligncenter" width="600"]parlare_con_i_professori Tecnicamente Skinner non è un professore ma il preside della scuola di Bart: l'importane però è che imitiate il loro rapporto[/caption]

Ripetizioni

I tuoi genitori prima o poi verranno a sapere che le cose non vanno benissimo a scuola, inutile provare a nasconderlo. Metti da parte l'orgoglio, allora, e chiedi di poter seguire delle lezioni private dopo scuola: a volte cambiare insegnante, anche se temporaneamente, può aprirti la mente come poche altre cose al mondo.  

Analizza le tue verifiche

Conoscere i propri errori è fondamentale, perché solo così si può essere certi di non ripeterli. Nel caso dei test scritti allora potrebbe essere utile seguire per bene la correzione in classe, e chiedere di fare delle fotocopie per capire quali sono i passaggi in cui tendi a bloccarti: in questo modo potrai concentrarti meglio su quegli aspetti.

Registra le tue interrogazioni

  Stesso consiglio, ma in versione orale: quando si tratta di tratta di alzarsi e rispondere a delle domande entrano in gioco tanti fattori psicologici. Può essere utile registrare ciò che dici quando il prof ti interroga (chiedi il permesso o nel caso nascondi il registratore nella tua felpa): potrai capire quali sono i quesiti che ti mettono in crisi, i lapsus che ti colgono, le improvvise dimenticanze e le falle nell'esposizione. [caption id="attachment_286249" align="aligncenter" width="600"]gruppo_di_studio Sicuramente i personaggi in questione sono tutti simpaticissimi, però sarebbe meglio lasciarli perdere, almeno quando si tratta di studiare[/caption]

Chiedi aiuto a un compagno di classe

Rivolgiti al migliore alunno della classe, presupponendo che tu abbia un buon rapporto con lui. Chiedigli di poter studiare insieme la materia in cui vai male, spiegandogli che desideri capire come si organizza e come affronta i compiti a casa. Osservando ciò che fa e cercando di adattarlo a te stesso potresti migliorare le tue performance. [caption id="attachment_286248" align="aligncenter" width="600"]chiedere_aiuto__a_un_compagno_di_classe Ecco, se trovate una ragazzina un po' secchiona ma simpatica e gentile come Lisa Simpson allora siete a cavallo[/caption]

Organizza un gruppo di studio

Se perdi troppo tempo quando sei da solo, allora è il caso di radunare i tuoi compagni di classe a casa per studiare insieme. In questo modo potrete sorvegliarvi e spronarvi a vicenda, e - se proprio non sono tutti in situazioni critiche - potrete imparare qualcosa di utile l'uno dall'altro.

Usa tecniche mnemoniche

Se è la tua memoria a fare cilecca, allora potresti pensare di dedicare del tempo per apprendere delle tecniche di memorizzazione. Ne esistono tantissime, da quelle che presuppongono l'uso di ritmo e melodie a quelle che associano colori e forme ai concetti da imparare.

Cambia il metodo di studio: la tecnica dei pomodori

A volte il problema di uno studente risiede soltanto nella sua foga: magari studi senza interruzioni per due ore, ma poi non trattieni nulla. La cosiddetta tecnica di pomodori prescrive di associare a un periodo fisso di lavoro - diciamo 25 minuti - un altro di riposo - in questo caso saranno 5. Ogni ciclo rappresenta un pomodoro. A seconda della difficoltà della materia potrai associare un tot di pomodori da dedicarvi, ma sii scrupoloso, altrimenti non servirà a nulla. [caption id="attachment_286245" align="aligncenter" width="592"]tecnica_dei_pomodori Ricordate la puntate in cui Homer Simpson si lanciava nella coltivazione dell'ibrido pomodoro - tabacco? Non fate come lui![/caption]
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