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Come salvare l'istruzione superiore? Ecco qualche proposta

14 settembre 2016

Siamo il paese con la più bassa percentuale di laureati in Europa: sarà un caso o si tratta di un problema strettamente correlato alla nostra istruzione superiore? Se i nostri giovani sono arrivati a pensare che la laurea sia solo un pezzo di carta che non dà reali possibilità di avanzamento sociale ed economico, di fondo qualcosa che nel nostro sistema non funziona c'è quasi di sicuro.

Se vogliamo far sì che i nostri studenti possano ricevere competenze e capacità che permettano loro di ricevere in futuro una buona remunerazione sul mercato del lavoro, dobbiamo investire nel campo della formazione e dell'istruzione. Proprio per questo motivo si dovrebbe puntare su un progetto nazionale di formazione superiore, mirante all'eliminazione degli ostacoli che impediscono l'accesso agli studi superiori a tanti uomini e donne, a garantire l'affermazione professionale e lavorativa, a sostenere il ruolo dei ricercatori, anche dal punto di vista del prestigio sociale, a promuovere l'innovazione.

Per operare in tal senso, creando il piano "Formazione Italia", si dovrebbe lavorare sulle 4 macro-fratture che dividono e fanno tremare - da sempre - il nostro Paese:

- il divario, sociale ed economico, tra Nord e Sud, esistente dall'unificazione d'Italia e mai realmente risolto. I giovani scappano dal Sud per mancanza di prospettive: soltanto l'11% dei laureati del Sud rientra nella propria terra dopo aver studiato fuori. La mobilità territoriale è positiva solo se è circolare, ovvero se la valorizzazione di un talento in un luogo diverso da quello di nascita può avere delle ripercussioni proprio sul suo luogo di nascita, evento che raramente si verifica;

- l'abisso tra la generazione dei nostri genitori e la nostra: i Millennials non hanno certezze sul futuro e sulla reale possibilità di affermazione professionale. Il risultato? Il disinteresse nei confronti del mondo che li circonda, partendo, in primis, dalla politica;

- il dramma della differenza salariale legata al genere, che viene attenuato dal titolo di laurea; una laurea riesce, infatti, in qualche modo, ad attenuare le disuguaglianze di salario tra uomini e donne;

- la differenza tra i ceti sociali. Ancora oggi, i figli dei genitori con un livello di istruzione medio-alto (scuola secondaria superiore o università) dispongono di un reddito più alto rispetto a quelli che hanno i genitori con un'istruzione bassa o inesistente. Quindi, l'istruzione superiore è e rimane un vantaggio, ieri, oggi e domani.

“Formazione Italia” rappresenterebbe dunque un grande investimento e un meccanismo per rilanciare il valore dell'istruzione superiore, per la costruzione di una società dinamica e competitiva, che favorisca la promozione sociale e individuale di ogni singolo cittadino.

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