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Crisi Grecia: ve la spieghiamo noi, in parole semplici!

8 luglio 2015

Crisi Grecia: di cosa stiamo parlando? Secondo un sondaggio uno studente su quattro non saprebbe nulla sul caso GREXIT (sulla possibile uscita della Grecia dall’euro), noi però vogliamo cercare di spiegarvi la crisi greca con poche e semplici parole.

[caption id="attachment_217317" align="aligncenter" width="760"]vignetta Crisi Grecia La vignetta di FumEddy per ScuolaZoo. Seguitelo su Facebook, Twitter e Instagram[/caption] ANNO 2009_Scoppia la grande crisi europea. In autunno in Grecia vince le elezioni il partito socialista con a capo Papandreou che dice di voler sistemare la situazione aumentando le tasse e riducendo le spese dello Stato, insomma... “si tira la cinghia”. [caption id="attachment_217307" align="aligncenter" width="760"]Papandreou Papandreou è a capo del partito socialista nel 2009[/caption] ANNO 2010_La crisi si espande e la Grecia contagia i Paesi vicini. Gli amici europei decidono di aiutare i greci economicamente dando loro prestiti (110 miliardi di euro) e i greci promettono ancora una volta di “far i bravi e tirar la cinghia”.

ANNO 2012_Nonostante siano molti a comprare i titoli di stato greci (in parole povere, a prestare soldi alla Grecia per sanare il debito pubblico), il governo decide che ridarà i soldi loro più tardi rispetto al dovuto e dimezzati della metà rispetto a quelli promessi. Intanto gli amici-governi europei continuano a mandare soldi alla Grecia chiedendo ai greci ancora più sacrifici. I greci però, stremati, cominciano a prendersela con quella chiamata troika (Fondo Monetario internazionale, Banca comune europea e Unione Europea) per la richiesta di decisamente troppi sacrifici.

I greci tornano a votare e scelgono come nuovo capo dello stato Tsipras, membro della sinistra radicale.

[caption id="attachment_217308" align="aligncenter" width="760"]Tsipras Tsipras viene eletto per guidare le Grecia[/caption]

ANNO 2014/5_Tsipras pensa che i greci non abbiano bisogno di sacrifici, ma solo di innovazione e di occhi puntati al futuro. Propone un distacco dalla “severa” troika e i cittadini greci sembrano assecondare la sua richiesta.

Il referendum che si è tenuto qualche giorno fa era un modo per chiedere ai cittadini se sono ancora dalla parte della troika (accettando di fare ulteriori sacrifici economici) oppure se preferirebbero investire sul futuro, staccandosi in un certo senso dagli “amici europei”. Nel primo caso avrebbero dovuto crocettare il SI, nel secondo il NO.

[caption id="attachment_217309" align="aligncenter" width="760"]referendum grecia Referendum per decidere se staccarsi dalla politica europea[/caption]

Il 60% dei votanti ha preferito il NO. Questo però non vuol dire che la Grecia uscirà dall’Euro. I greci infatti sono ben consapevoli che chi li sta aiutando non sono tanto le istituzioni private, quanto gli stati europei da cui loro stessi vorrebbero allontanarsi.

E voi cosa avreste votato: austerità o investimento sul futuro? Diteci la vostra all’indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!

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