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Cyberbullismo: si uccide a soli 18 anni per sfuggire agli attacchi

5 dicembre 2016

Aveva solo 18 anni Brandy Vela, una ragazza del Texas, che si è suicidata per colpa degli attacchi di cyberbullisimo di cui era vittima da anni. Il motivo? Era sovrappeso, ma nei suoi occhi c'era tutta la bellezza di chi aveva ancora tutta la vita davanti. E invece Brandy si è puntata una pistola addosso e ha premuto il grilletto dopo aver mandato un SMS alla sorella che, immediatamente, ha avvertito i genitori... ma sono arrivati troppo tardi per fermarla.

Troppi anni di prese in giro per qualche chilo di troppo e una fragilità che ha preso il sopravvento. I suoi stalker avevano creato anche profili finti su Facebook per mandarle messaggi offensivi che la incitavano a suicidarsi. Ma non solo, i cyberbulli avevano messo anche il numero di telefono della 18enne in diversi siti di incontri online fingendo che la ragazza offrisse sesso gratis.

Le denunce alla polizia e l'inchiesta in corso

Sia Brandy che la famiglia, per mesi, avevano denunciato il fatto alla polizia, ma le forze dell'ordine non hanno potuto fare niente per via dell'applicazione criptata che i ragazzi usavano per inviare questi messaggi. Assenza di prove concrete per bloccare e denunciare ufficialmente i colpevoli insomma.

Ora, troppo tardi purtroppo, la polizia ha aperto un'inchiesta e gli amici, quelli veri, hanno creato un vero e proprio memoriale in suo onore con tanti messaggi affissi alle pareti.

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