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Dislessia, in arrivo il tablet che aiuta studenti e prof

20 ottobre 2014
Galileo Galileo, Napoleone Bonaparte, Albert Einstein, Pablo Picasso, Walt Disney e persino John Lennon. Che cosa avevano in comune questi personaggi? La dislessia, disturbo dell'apprendimento che fino a poche decine di anni fa era considerato alla stregua di una malattia, ma la cui gravità ora può essere facilmente circoscritta grazie alla tecnologia.

E a dirlo è Marco Iannacone, ingegnere informatico milanese che da circa due anni, nel tempo libero, lavora alla realizzazione di un tablet a supporto dei bambini affetti da DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) fin dalla scuola primaria. "Mio figlio è dislessico, so bene che cosa ciò comporti", dichiara l'ideatore dell'Editouch, il nuovo ebook reader ad uso esclusivamente scolastico. "Il bambino affetto da dislessia cerca di dividere le domande, fa fatica a elaborare le risposte e si stanca facilmente perchè ha pensato il doppio degli altri;  analogamente, l'eccessivo sforzo può compromettere l'organizzazione spazio-temporale e le capacità di calcolo matematico".

A differenza dei notebook di base disponibili sul mercato, di norma poco economici e versatili, specialmente per i più piccoli, gli innovativi tablet Editouch sonodotati di calcolatrici vocali e programmi di lettura di libri scolastici e di narrativa, al fine di aiutare l'alunno dislessico a concentrarsi maggiormente sulla risoluzione dei problemi e acquisire più autonomia nello studio; un genitore o  un insegnante può inoltre scegliere le applicazioni da visualizzare oppure oscurarne altre, affinchè non vi sia pericolo che l'uso della tecnologia a fini didattici si trasformi in un'attività ludica.

È inoltre possibile prendere appunti in punti precisi dei testi, usufruire di un dizionario semplificato e utilizzare l'applicazione Draw Your Mind, un programma per la creazione di mappe concettuali. La sperimentazione della didattica con gli Editouch è stata portata avanti su 400 studenti negli anni scolastici 2012-2014, in 8 scuole romane dove sono stati forniti circa 300 tablet per aiutare altrettanti ragazzi con DSA (tra i 9 ed i 15 anni) nelle attività di studio a casa e a scuola. Il progetto è proseguito sotto la supervisione della Asl Roma D e dell'Università dell'Aquila ed è stato oggetto di studio per un periodo di 18 mesi, al termine dei quali ne è stata attestata scientificamente l'efficacia.

Nella vostra scuola o nella vostra classe c'è qualche ragazzo affetto da dislessia? Se sì, la scuola lo aiuta in qualche modo? Fatecelo sapere sei commenti qui sotto o con una mail all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it!

Federica Cresto di Infostudenti
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