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Francia, nasce la scuola per formare geni del computer

29 marzo 2013
Scuola_per_geni_del_computerSei un genio del computer? Ecco una scuola che fa per te. Grazie all'idea e ai soldi dell'imprenditore Xavier Niel, a Novembre nascerà a Parigi l'Istituto 42 Born to Code, aperto ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni e completamente gratuita.

Anche se il nome con il numero 42 rende onore a Douglas Adams e al suo libro "Guida galattica per autostoppisti", il progetto non ha nulla di fantascientifico, ma nasce dal desiderio di rilanciare la situazione tecnologica e digitale della Francia.

42 sono inoltre i ragazzi che alla fine potranno fare accesso, senza distinzione di sesso, situazione economica (come già detto, è tutto gratis) o livello d'istruzione. Anzi, l'obiettivo è proprio quello di riuscire a scovare talenti informatici che, perché abitanti periferici o perché studenti di una scuola mediocre o persino di nessuna scuola, non sono riusciti a emergere e a farsi notare sul mercato del lavoro. Perché per Niel è chiaro, tra quelle migliaia di ragazzi che abbandonano la scuola, ogni anno il Paese perde cervelli preziosi che se fossero stati “coltivati” e protetti nell'ambiente scolastico avrebbero portato grandi ricchezze per l'economia e la cultura.
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La scuola sarà aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a settimana. Ogni studente disporrà di un computer personale, di strumentazione all'avanguardia e avrà la possibilità di seguire un corso di programmazione della durata variabile tra i 3 e i 5 anni. Niel, famoso per aver fondato la rete di telecomunicazioni Free, vanta un patrimonio stimato oltre i 4 miliardi di dollari. Per l'avvio del progetto ha già speso 20 milioni di euro, ma prevede di sborsarne almeno altri 50 nei prossimi 10 anni. Si è dimostrato insomma un vero e proprio mecenate, che anche da privato sa prendersi cura degli interessi pubblici nell'ottica del benessere comune.

Ecco come progetti del genere possono cambiare radicalmente la vita di alcuni abili ragazzi che, sfortunatamente, non sono riusciti a trovare nella scuola la loro massima espressione. In Italia i casi sono rari e isolati (leggi anche l'articolo Trucca voti sul registro, azienda informatica lo contatta): sarebbe bello, oltre che vantaggioso per la nostra economia, poterli portare su scala nazionale.

L'Italia però fatica a essere così originale, credete che progetti simili potranno caratterizzare il futuro prossimo del nostro Paese o difficilmente troveranno spazio? Se lo Stato non da garanzie e taglia sempre più i fondi per l'istruzione, i privati italiani riusciranno e vorranno prendere l'iniziativa e contribuire a far crescere i nostri giovani talenti? Fatecelo sapere!


Riccardo Gemma & Simone Cioè
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