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Genitori vogliono leggere il tema della figlia, finiscono in tribunale

31 ottobre 2014

Genitori vogliono leggere il tema della figlia, finiscono in tribunaleIn questi ultimi tempi si è parlato molto di una scuola più trasparente, sia per quanto riguarda i docenti in ruolo sia per l'offerta didattica; discorso, questo, reso più concreto dalla diffusione dei sistemi informatici che anche il sistema scolastico, oggi, sta conoscendo. Il tema, tuttavia, si incrocia anche con un altro dettaglio molto importante: la privacy.

La tutela della riservatezza delle persone è ben riconosciuta anche per gli studenti, sopratutto perché generalmente minorenni. Alcuni professori scelgono come regola basilare quella di non pronunciare i voti degli alunni ad alta voce in classe; altri decidono addirittura di affidarsi esclusivamente al "tabellino" on-line di cui quasi tutti gli studenti, al giorno d'oggi, hanno disposizione nelle scuole italiane. Ma a casa? I genitori hanno il diritto di accedere a tutte le informazioni riguardanti la carriera scolastica dei propri figli?

Secondo una coppia di Nardò, in provincia di Lecce, certamente sì. Tant'è che si sono recati nella scuola media della loro figlia per richiedere di poter visionare il tema d'esame della ragazza, la quale ha chiuso il secondo ciclo di studi con un brillante 10 e lode. Nessuna indagine, quindi, quella dei due genitori: la loro è stata pura curiosità nei confronti del buon lavoro fatto dalla loro figlia. La dirigenza si è però opposta come da regolamento, ritenendo che le motivazioni dei famigliari non fossero sufficienti per "scavalcare" il diritto alla privacy della studentessa.

I due genitori si sono allora rivolti al Tar pugliese e, per stupore di tutta la dirigenza scolastica, questo ha riconosciuto loro il diritto di vedere il contenuto della prova d'esame, generalmente mantenuto riservato. Il preside Angelo Losavio ha commentato la decisione del tribunale regionale come "rivoluzionaria", ma non è andato troppo oltre con le polemiche. Giustamente, ha solo espresso la necessità di avere norme a questo punto più chiare.

Voi cosa ne pensate? Credete che in qualità di educatori, i genitori abbiano sempre e comunque il diritto di seguire l'istruzione dei figli già a livello di contenuto e non solo di voti? O ritenete, invece, che il diritto alla privacy debba estendersi fin dentro le mura di casa, distaccando così le famiglie dal percorso formativo dei ragazzi? Commentate o scrivete a infostudenti@scuolazoo.it.

Riccardo Gemma

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