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Gite scolastiche: una proposta rivoluzionaria!

31 ottobre 2015

Continuano le polemiche sulle gite scolastiche. Da una parte abbiamo i docenti contrari, dall'altra i ragazzi non disposti a rinunciare. Ma arrivano anche le prime proposte. Mentre la maggior parte dei docenti si è semplicemente limitato a opporsi al sistema delle gite, ritenuto fin troppo pericoloso per le responsabilità che si devono assumere, pochi di loro hanno iniziato ad avanzare qualche proposta che potrebbe cambiare lo scenario. Vi avevamo parlato di un possibile rischio abolizione delle gite scolastiche, ma era intervenuto il ministro Giannini, dicendo che non avrebbe mai sospeso i viaggi d’istruzione . Era anche emersa la proposta rivoluzionaria del dirigente scolastico Micaela Ricciardi che, su Repubblica, aveva dichiarato come le gite possano rappresentare molto di più di un semplice momento di svago per i molteplici alunni che partono entusiasti ogni anno. Basterebbe davvero poco. Vi chiedete come? Eccolo spiegato: cambiando l’impostazione che esse hanno. Non più dei semplici viaggi, ma dei veri e propri momenti di formazione da inserire all’interno della programmazione scolastica.

gite scolastiche

Se fosse per lei, infatti, la gita dovrebbe rappresentare l’apice di un percorso di studi mirato. In questo modo gli studenti si dovrebbero responsabilizzare e non vivere più quei pochi giorni come un momento per fare baldoria, che molto spesso degenera in indicibili tragedie. Un sistema abbastanza innovativo, quasi rivoluzionario. Ma l’idea di inserire le gite scolastiche dentro la programmazione scolastica potrebbe solo far bene a tutti noi, in quanto non si tratterebbe più di giorni in giro a visitare città, ma ci sarebbe uno studio dietro, un percorso ben programmato che ha portato a quel risultato. E tu cosa ne pensi? Ti piacerebbe che le gite si trasformassero in questo modo? Faccelo sapere.

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