Avete mai pensato a chi si cela dietro i vostri libri di testo? A chi ha scritto pazientemente quelle pagine di Storia, o di Italiano o chi ha cercato tramite quelle parole e quei disegni di mettervi in testa qualcosa di Matematica? Avete mai pensato che faccia possa avere il "Baldi" che da anni scrive per la Pearson libri d'Italiano? O la faccia dell'"Abbagnano" di Filosofia? O la "Tavelli" d'Inglese? E il "Sensini"?
[caption id="attachment_264414" align="aligncenter" width="471"]
Due libri di Marcello Sensini[/caption]
Almeno uno di questi nomi lo avrete sentito sicuramente. I loro libri vendono ogni anno centinaia e persino migliaia di copie, ma nessuno li ferma per strada come succede per scrittori italiani come Alessandro D'Avenia, Saviano o Gramellini!
Ma come mai? Forse perché come spiega Alfieri Lorenzon, a capo dell'associazione Editori, questo dell'editoria scolastica "è un mercato sui generis, dove il prof sceglie ma non compra e le famiglie comprano ma non scelgono, un mercato che non può espandersi, concorrenziale e solo apparentemente garantito". Resta quindi difficile per uno scrittore imporsi, ma i pochi che sono riusciti a farlo nel tempo sono specialmente professori che sono riusciti a emergere e farsi riconoscere dalle case editrici per le loro conoscenze, non solo nel campo della materia che hanno insegnato, ma anche e soprattutto per il modo in cui hanno saputo far arrivare il loro messaggio agli studenti come noi.
[caption id="attachment_264415" align="aligncenter" width="242"]
Il Baldi di letteratura[/caption]
Gli scrittori dei nostri testi scolastici non sono quindi poi così lontani dal nostro mondo, e forse non vanno in TV, ma come dice uno di loro, ovvero il noto Baldi d'Italiano, può capitare che in una conferenza incontrino uno studente che gli si avvicini chiedendo l'autografo con faccia ancora incredula perché fino ad un momento prima non credeva fosse possibile che l'autore del suo libro esistesse veramente. E questo probabilmente - pensiamo noi - li commuove, perché solo in questo modo riescono davvero a rendersi conto che le loro "opere" in qualche modo plasmano la vita di qualcuno, quella di noi studenti, che probabilmente ora, dopo aver letto questo articolo saremo un po' più riconoscenti a chi scrive per noi.
Voi quale degli scrittori dei test scolastici ricordate? Scriveteli nei commenti qua sotto!
