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Gli studenti italiani non imparano l'inglese perché non si divertono

9 febbraio 2016

Abbiamo iniziato a studiare l'inglese alle elementari, alcuni di noi addirittura all'asilo, eppure oggi ci rendiamo conto che sono veramente pochi  quelli che tra di noi, studenti italiani, sanno parlarlo correttamente. A quanto pare se ne sono accorti anche in politica che c'è qualcosa che non va nella scuola italiana per quanto riguarda l'insegnamento delle lingue straniere. Si punta tanto sui piccoli - in particolare fino alle scuole medie dove è anche previsto l'insegnamento di una seconda lingua straniera che nella maggior parte dei casi è il francese - e poi a un certo punto, arrivati alle superiori si dice basta alle lingue straniere. Solo in una scuola superiore su due c'è infatti la possibilità di continuare a studiare due lingue e comunque anche quella che si continua a studiare in certi casi non viene studiata bene.

Come mai accade questo? Probabilmente gli insegnanti sono poco preparati, probabilmente siamo troppo abituati ad avere ogni tipo di film o libro tradotto e questo non ci permette di allenarci, o semplicemente le lezioni di lingue straniere così strutturate non funzionano. Su questo ultimo punto c'è da soffermarsi particolarmente, perché soprattutto i nostri compagni  o quelli svedesi che ci battono alla grande sulla capacità di parlare inglese di solito non svolgono lezioni frontali con insegnanti che li riempono di regole di grammatica scritte su un quaderno, ma sono decisamente più abituati all'azione: parlare, ascoltare, intervenire, leggere in lingua straniera... per loro tutto ciò è pane quotidiano. Noi studenti italiani siamo molto bravi a scrivere una lettera in inglese, ma davanti ad un "Hello! How can I help you?" rimaniamo paralizzati, loro invece sembrano non avere di questi problemi.

studenti italiani

Potrebbe essere anche che hanno genitori che spronano loro ad avere menti più aperte e forse noi italiani a volte siamo un po' restii a partire o ad aprirci ad altre culture. O forse sarà che le lezioni d'inglese in Italia ci sembrano più delle ore di noia mortale, rispetto a quelle degli altri studenti europei. I politici però dicono che su questo aspetto, ovvero sull'internazionalità e i giovani, c'è da investire molto, sia assumendo nuovi docenti - con la nuova riforma - che abbiano almeno un livello B2 di inglese, sia cambiando il sistema di insegnamento.

Chissà come cambieranno dunque le cose e se un giorno diventeremo davvero dei poliglotti! Intanto non ci resta che attendere (e studiare!).

E voi vorreste imparare meglio le lingue straniere o non le amate per niente? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!

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