L'inizio anno del 2014 sarà sicuramente uno dei più allarmanti mai vissuto da moltissimi insegnanti della scuola italiana. Con la seria minaccia da parte del Ministro dell'Economia Saccomanni di recuperare le somme versate nel 2013 con i cosiddetti "scatti di anzianità", coloro che dopo tanta attesa se li sono visti riconosciuti durante lo scorso anno rischiano di subire la pesante riduzione di stipendio di ben 150 euro a partire da questo gennaio.
Il motivo è chiaro: le difficoltà economiche del nostro Paese ci costringono ancora ad effettuare tagli, purtroppo andando ad infierire su una categoria di lavoratori già piuttosto penalizzata. I sindacati comunque non ci stanno e si muovono sul sentiero di guerra minacciando scioperi generali. La protesta non è però unilaterale questa volta: l'opposizione arriva anche dall'interno del Governo stesso, con la Carrozza in prima linea a difendere gli insegnanti e a chiedere al collega Saccomanni di ritornare sui propri passi.
La decisione non è ancora definitiva, ma se lo fosse sarebbe un vero problema per quella moltitudine di docenti che, con i soldi degli scatti di anzianità già incassati, ha effettuato spese che su uno stipendio sì ribassato avrebbero un peso troppo alto o costruito progetti che potrebbero così andare in fumo. L'appello che molti lanciano è quello di fermare l'ennesimo attacco ad un settore che ha già contribuito abbastanza al risanamento dei conti pubblici.
Vi terremo aggiornati sul proseguo di questo dibattito, ma nel frattempo aspettiamo i vostri commenti. Cosa ne pensate? Credete che sia corretto imporre la restituzioni di soldi su cui i lavoratori hanno già contato o pensate che dopotutto un premio per l'anzianità dei docenti in servizio non sia così indispensabile o legittimo, ancor più in un clima di difficoltà come quello corrente? Scriveteci all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it!
Riccardo & Simone di Scuolazoo
