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Il bullismo dietro la strage di Monaco

26 luglio 2016

Sono passati ormai alcuni giorni dalla strage di Monaco (che nulla ha a che fare con quella, sfortunatamente più famosa, delle Olimpiadi del '72), quindi è possibile parlare di questo tragico evento con alle spalle numerose ore d'indagini della polizia che hanno portato ad una grande certezza: non si tratta di un attentato terroristico.

Quasi tutti, in questo periodo complicato della vita europea tra Brexit e attentati, avranno tirato un sospiro di sollievo per questa notizia ma c'è poco da esultare, perché si tratta pur sempre di un evento tragico ma soprattutto perché, dove non c'è il fondamentalismo islamico, ci sono altre motivazioni che hanno portato una persona a compiere questo violento gesto, ed in questo caso, tra le tante, ce n'è uno che interessa particolarmente noi di ScuolaZoo, ossia il bullismo.

Questo tema, parlando della strage di Monaco, è venuto a galla dopo alcune indagini della polizia, che ha approfondito la storia del ragazzo potendo così attingere informazioni da un video pubblicato su internet, dove una persona, situata su di un balcone, ha ripreso il suo dialogo con il giovane killer. All'interno di questo video è possibile carpire due frasi fondamentali, ossia «sono tedesco, nato in Germania, in un quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico» e soprattutto «a causa vostra sono stato vittima di bullismo per sette anni e adesso devo comprare una pistola per spararvi».

In questo momento non ci sembra il caso d'intavolare una discussione socio-politica inerente alle condizioni di vita nella periferia di Monaco, una cosa che possiamo invece sottolineare è come il bullismo, uno dei più grandi e intollerabili problemi della scuola, sia stato uno degli argomenti trattati dal giovane killer.

Non è possibile neanche dare tutta la colpa della strage di Monaco al bullismo, perché sicuramente le condizione psichiche, sociali e famigliari hanno contribuito notevolemente in questo caso, ma certamente c'è da riflettere su una cosa, sul fatto che spesso ragazzi che ai coetani sembrano strani e per questo prendibili facilmente "per il culo" sono spesso in realtà persone deboli che necessitano di aiuto, e che quindi anche un piccolo gesto nei confronti di una singola persone in molte occasioni più aiutarne molte altre. Non è possibile dire che senza bullismo non sarebbe avvenuta la strage di Monaco, ma certamente, togliendo un termine all'equazione, forse il risultato sarebbe stato diverso.

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