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Il consiglio parla al ministro Fedeli: "Così dovrebbe cambiare la scuola"

22 marzo 2017
Anche se la ministra Fedeli aveva tutte le intenzioni di seguire le orme della sua predecessora Stefania Giannini, c'è qualcuno che sembra volerla fermare. No, non siamo solo noi studenti e i professori a protestare sulla Buona Scuola e sulle novità che ha e che dovrebbe apportare, ma anche lo stesso consiglio della Fedeli che l'ha fatta riflettere su alcuni punti.

VOTI

Tra i consiglieri della Fedeli c'è chi non va pazzo per i voti numerici perché si sa che creano dei disagi a noi studenti. A volte assegnati privi di ragione, si dovrebbero sostituire con delle lettere, come nel sistema inglese e americano, oppure al vecchio sistema utilizzato in Italia dell'ottimo, distinto, buono e così via ma sempre accompagnati da un commento del prof.

INVALSI

Per quanto riguarda le prove invalsi la commissione della Fedeli richiede che abbiano meno valore di quello che lei vorrebbe dargli, ovvero che non siano prese né in considerazione per il voto finale della nostra carriera, né per eventualmente accedere alle Università (dato che già ci sono test apposta che sollevano non poche critiche). Lo scopo delle prove invalsi sarebbe solo quello di permettere alla scuola di avere una panoramica sulla situazione degli alunni e di comprendere come migliorare il modo d'insegnare e in quali ambiti.

BOCCIATURA

Anche se la Fedeli voleva abolire del tutto la bocciatura nelle scuole elementari per non far sì che già dalla scuola primaria si creasse dell'odio nei confronti della scuola e per non lasciare indietro gli alunni che magari non si trovano in condizioni facili, anche qui il suo consiglio ha voluto dire la sua. La bocciatura - è stato proposto - dovrebbe essere utilizzata solo nella quinta elementare o in casi davvero rari. Nel caso poi si cominciasse a vedere che i risultati di alcuni studenti siano davvero scarsi, allora si potrebbe intervenire con attività in orario extracurricolare.

DIVERSAMENTE ABILI

Per i diversamente abili il consiglio della Fedeli richiede che le prove a cui questi studenti si sottomettono vengano considerate pari alle altre e la Fedeli questa volta sembra essere pienamente d'accordo.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Per quanto riguarda l'alternanza scuola-lavoro tanto discussa, il consiglio chiede che non sia considerata per l'ammissione all'esame dato che in molti comuni italiani è ancora difficile intraprendere questo tipo di esperienza, che comunque la Fedeli vorrebbe migliorare rispetto a quanto è stato fatto fino ad ora. Insomma la Fedeli avrà molto su cui riflettere in questi giorni, ma voi cosa ne pensate di tutti questi aspetti? Cosa cambiereste della scuola italiana per migliorarla? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!
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