A Varese si sta in classe con i cellulari e senza libri, per provare ad inventare le scuole del futuro.
La scuola media Violetti e il liceo artistico Frattini hanno avviato un progetto di utilizzo dei cellulari in classe infatti, come ha raccontato M. Talamona, docente di italiano; i ragazzi tengono i cellulari sul banco come fossero l’astuccio, andando contro il divieto introdotto dal Miur nel 2007 di non poter utilizzare i cellulari durante le lezioni.
Il telefono in classe viene usato un paio di volte ogni ora per: cercare delle immagini, riassumere o registrare la lezione, fotografare quello che viene scritto sulla lavagna. I docenti hanno notato la contentezza dei ragazzi di usare i loro smartphone a scuola in modo produttivo.
Questa iniziativa è nata per i ragazzini BES (bisogni educativi speciali) e DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), ma poi visto l'esito positivo si è deciso di far usare a tutti questi mezzi.
Logicamente, come tutti sanno, i ragazzi in classe con il telefono chattano e guardano Facebook e infatti gli insegnanti se sorprendono un ragazzo che non usa il telefono a scopo didattico lo sequestrano.
Il telefono serve anche come diario per annotare verifiche, interrogazioni e compiti per casa come un vero e proprio diario cartaceo.
E voi cosa ne pensate? Fateci sapere se siete pro o contro a queste scuole con innovazione digitale.
