Torino, Roma, Milano, Palermo, Bologna... la voce di protesta di noi studenti questa mattina è echeggiata in tutte queste città italiane. Il motivo principale? È sempre lo stesso che ha già mosso tantissimi dissensi nell’arco di questo 2015: la riforma della Buona Scuola. Il motivo che ci ha spinti a scendere in piazza? No, purtroppo non ce n'è solo uno!
In primis qualcosa che tocca la sicurezza di tutti noi molto da vicino e che coinvolge le strutture degli istituti in cui tutte le mattine ci ritroviamo. Sì perché con la Buona Scuola si è parlato di “scuola high- tech”, lavagne elettroniche, e- book, ma dobbiamo e vogliamo ricordare che in certe città – come Palermo – i ragazzi sono ancora costretti a seguire le lezioni in aule tutt’altro che sicure con il rischio che prima o poi cada un pezzo di muro in testa a qualcuno. Per non parlare delle scuole dove in inverno si deve seguire le lezioni con le giacche addosso perché manca il riscaldamento, cosa di cui spesso siamo stati portavoce grazie alla rubrica di denuncia #ScuoleAPezzi.
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Liceo Scientifico-Classico di Canicattì[/caption]
Eppure non è finita qui: chi l'anno scorso ha superato la tanto temuta maturità e quest'anno si è ritrovato nel nuovo mondo dell'università ha dovuto fare i conti con le tasse, nel vero senso della parola: il Miur ha, infatti, abbassato la soglia del reddito minimo che dovrebbe vere chi vuole ottenere una borsa di studio per poter continuare a studiare. Molti di noi studenti, come anche confermato dall'Unione degli Universitari, dovranno rinunciare a conseguire la laurea.
Poi c’è chi è anche costretto a protestare contro la mafia. Succede a Napoli, dove molti di noi si sono riuniti in Piazza Sanità, quel luogo in cui qualche settimana fa è stato ucciso un ragazzo 17enne, Gennaro Cesarano, dai camorristi. La mafia, anche se spesso ce ne dimentichiamo, costituisce anche oggi un grosso problema, specie a Napoli, dove continua a mietere vittime e risulta essere un grosso impedimento al proseguimento degli studi di alcuni ragazzi della nostra età.
E che dire della questione “immigrati” che ultimamente è uno dei temi più discussi in Europa e nel Parlamento Europeo? Trovare una soluzione e accogliere i rifugiati nel modo giusto: ecco cosa chiediamo ai politici italiani oggi!
Questa è stata una giornata importante, in cui abbiamo dovuto affrontare non solo la Buona Scuola e siamo felici di dare il nostro contributo anche grazie alle testimonianze dei nostri fantastici R.I.S. (Rappresentanti d'Istituto ScuolaZoo).
