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Inizia la scuola: una cattedra su tre nella mani di un supplente

6 settembre 2016

Confusione è la parola d'ordine di questo nuovo anno scolastico, che tra proteste e trasferimenti involontari ne ha già viste di tutti i colori. Ieri, lunedì 5 settembre, i ragazzi della provincia di Bolzano sono rientrati tra i banchi di scuola e la situazione relativa ai docenti non è ancora stata normalizzata. Come già emerso dai dati pubblicati da Tuttoscuola, il numero di vincitori di un cattedra è inferiore rispetto al numero di posti totali messi a bando. Con il seguente risultato: un posto su tre non verrà mai assegnato.

Tutto questo è aggravato dal fatto che soltanto il 20% delle graduatorie per procedere alle nomine in ruolo dei vincitori è stato approvato. Ne consegue che 1579 posti potrebbero non essere assegnati ai vincitori, finendo così nelle mani dei supplenti o dei docenti in lista di attesa nella graduatorie a scorrimento.

Eppure uno degli obiettivi che il Miur aveva tanto a cuore e che tentava di risolvere con la riforma della Buona Scuola, c'era proprio quello di limitare la presenza dei supplenti negli istituti scolastici, assieme al precariato generale che caratterizza da sempre il settore scuola. Inoltre, su 103mila posti di lavoro promessi per l'anno accademico 2015/2016, soltanto 87.600 sono state assegnati, lasciando il resto dei docenti in un limbo che potrebbe durare ancora a lungo.

E se vogliamo aggiungere altra carne al fuoco, possiamo ricordare che buona parte di queste assunzioni sono del tutto slegate dai luoghi di residenza degli insegnanti, ma assegnate in base alla disponibilità dei posti. L'algoritmo per la gestione dei trasferimenti non segue una logica e il tasso generale di insoddisfazione continua a crescere. Il risultato di tutto questo? Professori che non hanno la minima intenzione di fare le valigie, docenti in organico tagliati al Nord e il raddoppio dei posti di sostegno al Sud - in primis in Sicilia e Sardegna - per rendere possibili le assegnazioni provvisorie.

  Siete pronti a vedere il prossimo episodio di "Scuola confusa"? Continuate a leggerci, ne vedremo delle belle.
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