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Integrazione: la scuola italiana agli occhi dei “nuovi italiani”

25 novembre 2015

Definiamo i “nuovi italiani” i ragazzi che sono nati in Italia, ma che hanno origini straniere. Probabilmente tra i vostri banchi ce ne sono parecchi o probabilmente voi siete uno di loro, un fatto oggettivo è che  il  numero dei nuovi italiani cresce sempre di più man mano che gli anni passano. Eppure ci si domanda poco spesso se siano ben integrati, se si sentano veramente a loro agio qui .

Per fare chiarezza  è stata fatta una ricerca e – tirate un sospiro di sollievo prof e presidi italiani – in Italia sembra che siano molto bene integrati, quasi come se fossero italiani al 100%. Sicuramente un bel risultato rispetto ai “nuovi francesi” tra cui solo pochissimi (circa il 30/40% rispetto al 75% dei “nuovi italiani”) dicono di sentirsi parte della scuola francese come se avessero sole origini francesi.

Certo è pero che i paesi anglosassoni ci battono di gran lunga. Sarà probabilmente perchè in Inghilterra, negli Stati Uniti o ancora  in Australia la globalizzazione ha portato a un tale “melting – pot” di culture che la diversità è diventata normalità, cosicché quasi non la si percepisce, ma quasi la totalità di coloro che hanno origini straniere in queste parti del mondo si sentono come se quella fosse la loro casa e non ne avessero nessun altra. Anzi, spesso loro vanno molto più orgogliosi del paese in cui vivono  rispetto a coloro i quali hanno avuto generazioni e generazioni delle loro famiglie che han vissuto in quel paese.

In Italia invece la situazione è un po’ diversa: pochi studenti, ma soprattutto pochi insegnanti,sanno esattamente come trattare i “nuovi italiani” in modo tale che si sentano perfettamente integrati. Il Miur però  fa già sapere che l’Italia dovrà promuovere l’integrazione degli studenti stranieri in modo da imitare il buon esempio dei paesi anglosassoni e migliorarsi ancora di più. Per farlo verranno anche assunti insegnanti in grado di insegnare l’italiano agli stranieri e così staremo a vedere se i nuovi studenti continueranno a sentirsi a casa loro in Italia!

E voi avete “nuovi italiani” in classe? O siete voi uno di loro? Raccontateci le vostre esperienze nei commenti qui sotto!

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