Sicuramente pochissimi di voi lo sanno, ma in questo anno corrente, oltre al famoso Micheal Jordan, anche la nostra più vicina scuola secondaria di primo grado, meglio conosciuta come scuola media, festeggia il cinquantesimo anno di vita. Più precisamente dobbiamo dire che li abbia compiuti il 1° ottobre , ma per un soggetto così importante è bene farne omaggio anche se con un po' di ritardo. Quel giorno di mezzo secolo fa entrava in funzione la Scuola Media Unica, percorso scolastico che andava allora a rimpiazzare la divisione tra scuole di avviamento professionale e la scuola media già esistente per quei pochi che intendevano proseguire gli studi, estendendo di fatto l'obbligo di frequenza di ulteriori 3 anni.
“La più grande riforma della scuola italiana dal Dopoguerra ad oggi.”; così la definisce l'attuale Ministro Carrozza, la quale inoltre aggiunge: “ Dobbiamo esserne orgogliosi. Fu un grande elemento di democrazia e di apertura e dovremmo anche riprenderne i fondamenti, non trascurando di valutare la qualità della nostra scuola di massa e della formazione.
I dati odierni, però, sembrano voler raccontare un'altra storia. Senza tornare nuovamente sull'ormai nota piaga dei tagli ai fondi e al personale scolastico, le prove Invalsi, sottoposte metodicamente a distanza di 4 anni per poter monitorare i progressi compiuti tra la quarta elementare e la seconda media, sottolineano pesanti ritardi rispetto ai coetanei dei maggiori Paesi europei.
Sono in molti inoltre, tra pedagogisti ed esperti della formazione, ad additare la scuola media come “una sfida vinta soltanto in parte”, un sistema scolastico in cui viene data troppa importanza all'aspetto cognitivo dell'apprendimento piuttosto che emotivo e di ragionamento, astrazione. È un ciclo scolastico che, sebbene coinvolga soggetti in quella fase critica della crescita in cui si matura un senso critico opportunamente da coltivare, impone metodi di studio schematici, poco flessibili e favorevoli allo sviluppo di una mente prolifica.
Voi cosa concludete se provate a confrontare la situazione scolastica attuale con i progetti che i nostri predecessori si sono posti impegnandosi per il miglioramento dell'istruzione italiana?
Fatecelo sapere con un commento o scriveteci all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it!
Riccardo Gemma & Simone Cioè
