I dati del 2014 avevano già parlato chiaro: c’è differenza negli stipendi tra uomini e donne che lavorano in ambito scuola. Sembra che gli uomini guadagnino, infatti, il 7,2% in più rispetto al gentil sesso. Ancora oggi non si è vista nessuna miglioria in ambito economico.
Le donne lavoratrici laureate in Italia sono 3,5 milioni, gli uomini sono 2,9 milioni, nonostante ciò, i maschi guadagnano circa 12 mila euro lordi in più rispetto alle femmine.
Fortuna che la costituzione vieta qualunque discriminazione in base al sesso, eppure, nessuno sembra farci davvero caso, considerando quanto siano rari i casi di pari opportunità che dovrebbero essere cose di tutti i giorni.
Si calcolano 448.928 i dipendenti in ambito educativo ad essere laureati (1.483 coloro che hanno conseguito una laurea breve), 439.211 fermi al titolo di licenza media superiore, e 130.592 ad aver ultimato esclusivamente la scuola dell'obbligo. Sono ben 448.928 i dipendenti della scuola ad essere laureati, 439.211 ad aver il titolo di licenza media superiore, e 130.592 ad aver ultimato la scuola dell'obbligo. Su un totale quindi di 3.252.935 emergono dati interessanti, non solo per gli stipendi, ma anche per la mobilità.
La scuola registra una mobilità in entrata pari quasi allo zero, ed è anche minima quella in uscita, rispetto a quello che accade nei diversi comparti della complicata macchina della Pubblica Amministrazione.
La condizione della donna quindi è chiaramente rimasta invariata nel tempo. Per quanto verrà ancora ignorata?
