Lo sappiamo tutti, un'interrogazione di prima mattina è sempre un momento critico. Alle 8 siamo in classe e ancora non abbiamo realizzato a quale parte di mondo apparteniamo: notte o giorno? La linea sottile che divide queste due fasi della giornata è ancora troppo sottile per essere avvertita. Poi però, al suono della campanella, con la testa sul banco retta dalla mano, ci sforziamo di aprire lo zaino e tirar fuori i libri. Poi i quaderni...poi l'astuccio...poi la penna...e poi immancabilmente ecco che sentiamo dei passi in corridoio: la professoressa o il professore sta arrivando. "Il dado è tratto", "il momento è giunto": aperto il registro, la nostra sorte sarà segnata. Preghiamo, invochiamo divinità, ci concentriamo con tutte le forze cognitive sull'elenco dei nomi o sul sacchetto dei numerini sperando che la nostra volontà possa incidere sul nostro destino: "non far leggere il mio nome, non far uscire il mio numero". Quante volte abbiamo tentato questi riti? Migliaia direi...
Oggi però non vogliamo consigliarvi come scappare al tanto temuto appuntamento alla cattedra ma vogliamo farvi sorridere (diteci se non è vero) con quelle tipiche frasi che immancabilmente prima di un'interrogazione qualcuno pensa di dire per smorzare la tensione. Che sia la stessa professoressa o la mamma mentre fai colazione o il compagno di banco che si prende gioco della tua ansia, c'è sempre qualche losco individuo che ti fa arrabbiare e sclerare proprio nei cinque minuti prima del verdetto.
Se anche a te è capitato, non ti resta che scoprire quale di queste frasi hai sentito più spesso nella tua vita da studente.
Ecco le gufate più gufate della storia!
1. "Vedrai che andrà bene..."
2. "Secondo me al 6 ci arrivi senza problemi..."
3. "Si vede che hai studiato! Di cosa ti preoccupi?"
4. "Sono sicuro che la sufficienza la spunti!"
5. Ma vaaaa...oggi non interroga!
E se sei curioso di scoprire i 6 tipi di studente a un'interrogazione, eccoteli serviti!
Stefania Antonelli
