#Info studenti

Lezioni di matematica: il metodo è vecchio, va cambiato!

22 settembre 2015

Lezioni di matematica? Spesso bastano queste poche parole a provocare espressioni di noia sulle facce degli studenti. La matematica è infatti da sempre una fra le materie più temute dagli studenti delle scuole superiori; questo per il semplice motivo che nella maggior parte dei casi basta poco, anzi pochissimo per perdere gran parte del punteggio di un esercizio. Infatti molti professori danno grande peso ai calcoli: non importa se hai seguito un procedimento logico corretto per tutto il problema, sarà quell' insignificante errore di distrazione durante il calcolo a costarti più della metà del punteggio! Contro il metodo di insegnamento della matematica odierno si schiera Rosetta Zan, Presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica (CIIM) e docente di Matematica all’Università di Pisa. La professoressa Zan ha dichiarato che gli studenti non sono stimolati ad applicarsi di più perché gli esercizi proposti hanno spesso un ragionamento da seguire che non è mai innovativo rispetto a quelli spiegati dal professore: essi devono quindi seguire una logica già vista e rivista, ed è per questo motivo che non è ammesso errore!

[caption id="attachment_221073" align="aligncenter" width="760"]lezioni di matematica lezioni di matematica[/caption]

Secondo la Zan bisognerebbe invece proporre agli studenti nuove tipologie di problemi, anche più difficili, nei quali è richiesto un ragionamento individuale, privo di norme da seguire meccanicamente: sbagliare sarà spesso inevitabile, perché ci si avventura da soli in un territorio sconosciuto. Ma in questo caso l'errore non sarà nulla di traumatico! Insegnante e studenti potranno infatti seguire insieme il processo che li ha portati a cadere in errore e trovare un'altra strada per arrivare alla risoluzione del problema. E' questa, ha detto sempre la docente dell'Università di Pisa, la matematica utile. Infatti i frutti dati dalla risoluzione di problemi più complicati (vi ricordate il problema di matematica che sembrava un gioco da ragazzi?) si potranno poi cogliere nel futuro: i ragazzi affronteranno con più calma e sicurezza i problemi e gli imprevisti della vita di tutti i giorni. E' quindi opportuno che gli insegnanti inizino a fidarsi dell'intelligenza dei ragazzi, anche perché, come dimostrato dall'Unione Matematica Italiana, gli studenti sono più attivi durante la lezione se vengono proposti problemi che richiedono ragionamento, al contrario, quando gli esercizi sono sempre uguali essi sono più annoiati.

PAGA CON

Ciao, benvenuto su ScuolaZoo! Come possiamo aiutarti?

ScuolaZoo