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Maturità 2018: cosa ne pensano i fortunati studenti che la affronteranno?

19 gennaio 2017

Ci sono stati svariati articoli sul cambiamento repentino della maturità 2018 da parte di giornalisti, articoli da parte di studenti infuriati facenti parte della vecchia riforma, che dovranno affrontare a giugno di quest'anno ancora la temuta terza prova, presentare la tesina e cercare di arrivare a fine anno con la sufficienza in tutte le materie. Ma nessuno si è mai chiesto cosa ne pensano i "fortunati" studenti che affronteranno questo nuovo esame di Stato.

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Personalmente, faccio parte di questa categoria di alunni e, certo, ammetto che questa riforma della Buona Scuola non può che agevolarci, ma ci sono anche degli aspetti negativi che potrebbero addirittura non prepararci al mondo che ci aspetta in futuro, perché facilitare un esame così importante come quello della maturità può in un certo senso far "indebolire" i ragazzi, facendoli accontentare del minimo indispensabile senza farli aspirare a qualcosa di più.

Partiamo dagli aspetti positivi:
  1. Con l'eliminazione della terza prova, molti dei nostri problemi e delle nostre ansie spariranno.
  2. Le prove invalsi, che personalmente ho sempre odiato fin dalla quinta elementare, non condizioneranno più il voto finale. 

Questi, sono principalmente quelli che apprezzo di più. Un altro cambiamento è che gli studenti potranno essere ammessi all'esame di maturità avendo la media del 6, senza più ottenere la sufficienza in tutte le materie. Questo forse, potrebbe essere uno degli aspetti migliori di questa riforma, per una persona che non prende seriamente la scuola e che ogni volta senza aver faticato riesce ad ottenere il suo tanto amato sei politico.

Ma mettiamoci nei panni di coloro che cercano di avere una buona media e ci tengono ad imparare qualcosa (e credetemi che anche se possono sembrare pochi, ce ne sono) si sentiranno sminuiti, ed è ovvio che un pensiero del tipo: "Perché mi devo impegnare se con un minimo sforzo riesco a passare con voti accettabili all'esame?" potrà saltare in mente e sarà del tutto lecito.

Cosa che trovo, invece, molto utile è il progetto inerente all'alternanza scuola lavoro che verrà esposto al posto della tesina. Ciò è molto vantaggioso per ciascun studente perché la scuola, oltre ad educare, ha l'obiettivo di proiettare e far abituare i ragazzi all'ambito lavorativo e quale migliore proiezione se non quella di mostrare ai docenti il percorso fatto proprio nell'ambiente di lavoro?

Spezzando una lancia anche a favore di coloro che affronteranno la maturità quest'anno, posso dire che essendo questa più difficile, saranno chiaramente molto più soddisfatti del voto che riceveranno, perché sarà frutto del loro impegno e delle loro fatiche senza nessun tipo di agevolazione. Quindi, che dire... in bocca al lupo!

E voi pensate che sarà meglio l'esame di maturità dell'anno prossimo? Jennifer
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