Come vestirsi a scuola: le regole della preside Sabina Fortunati
Vi è mai capitato di essere sgridati dai prof per aver indossato qualcosa di non adatto? Mettete spesso i jeans strappati? Sappiate che se frequentaste questa scuola di Rimini non vi sarebbe permesso!
Il nuovo regolamento disciplinare adottato dall'istituto
Leonardo da Vinci-Belluzzi vieta di indossare:
pantaloni corti, jeans bucati, canotte, magliette stracciate, cappellini e ciabatte.
Nell'intervista riportata dal Corriere della Sera la
preside Fortunati ha affermato che non si reputa un'insegnante di vecchio stampo ma ritiene che
decoro e rispetto vadano recuperati, per questo nella sua scuola esige un dress code
adatto all'ambiente. Con queste regole la preside vuole far capire ai ragazzi che esistono
contesti formali o informali, vuole abituarli a presentarsi sul luogo di lavoro vestiti in maniera decorosa, per lei infatti la cura della persona è quella che dà la prima impressione. Chi non rispetterà per
tre volte queste regole e indosserà quindi indumenti proibiti riceverà
un provvedimento disciplinare, una nota o addirittura un richiamo scritto.
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La preside racconta che l'esigenza di imporre un regolamento nasce "Dalle segnalazioni dei docenti, soprattutto. Ma anche a me è capitato di vedere nei corridoi studenti con jeans a cui mancavano pezzi interi, e mi è venuto spontaneo chiedere loro: li avete pagati con soldi interi o bucati?". La Fortunati sottolinea anche che è molto importante il
dialogo tra scuola e famiglia, i genitori devono dare il buon esempio e far capire ai figli che un abbigliamento può andare bene per accompagnarli a scuola ma magari non per parlare col preside.
La preside inoltre aggiunge che nel suo ufficio nessuno si è mai presentato vestito in modo inadatto, il massimo che ha dovuto sopportare è stato qualcuno che masticava la cicca, ma per fortuna è riuscita a stare zitta!
E voi cosa ne pensate di questo regolamento? Secondo voi la preside ha ragione? Sareste disposti a rinunciare ai vostri adorati jeans strappati?
