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Partnership scuola-impresa: presentato il piano di azione italiano

10 ottobre 2016

Presentato al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale il Piano di azione italiano per l'attuazione di The European Pact for Youth, l’impegno sottoscritto da CSR Europe e Commissione europea mirante alla realizzazione di 10.000 partnership Scuola-Impresa entro il 2017, per rafforzare l’occupabilità dei giovani.

Il piano è corrdinato da Fondazione Sodalitas e Impronta Etica, i partner italiani di CSR Europe, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Italia Lavoro e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. La rete coinvolta nella realizzazione del piano coinvolge 35 imprese e tutta una serie di organizzazioni rappresentative degli stakeholder di riferimento.

Con un tasso di disoccupazione del 38.8%, il maggior numero di NEET d'Europa e un primato anche per quanto riguarda l'abbandono scolastico precoce - che include il 17% dei giovani - l'Italia è il Paese dell'UE in cui il problema "giovani e lavoro" rappresenta una vera e propria emergenza, un dramma di non facile risoluzione. E ogni anno il numero di cervelli che lasciano il Paese per cercare fortuna all'estero si ostina a non diminuire - stiamo parlando di ben 100.000 giovani.

Proprio per questi motivi, Fondazione Sodalitas considera il tentativo di migliorare l'occupabilità dei giovani attraverso queste partnership tra scuola e impresa un impegno prioritario perché il nostro non può rassegnarsi a essere un Paese in cui i giovani non possono avere un futuro. Il Piano di Azione italiano è stato sviluppato attraverso tre tavoli di lavoro dedicati ad obiettivi differenti: - Fondazione Sodalitas e Impronta Etica si occupano del progetto Alternanza Scuola Lavoro, al fine di dare a tutti gli studenti del triennio delle superiori l'opportunità di fare un'esperienza lavorativa durante gli anni della scuola - Junior Achievement Italia è impegnata della sezione dedicata a educare i giovani all’imprenditorialità, attraverso l'attuazione e lo sviluppo di modelli di scambio - Italia Lavoro prevede invece di intervenire nel campo dell’Apprendistato e della formazione professionale. Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha specificato:

"L’Alternanza Scuola Lavoro, che è la colonna portante della riforma della Buona Scuola, può ricucire questo strappo sviluppando un modello formativo basato sul lavoro. Realizzare pienamente l’istituto dell’Alternanza è fondamentale per tornare a fare della scuola il luogo in cui si formano le competenze, oltre alle conoscenze, il luogo che insegna il saper fare, e non solo il sapere. Entro il 2020 il mercato creerà 2.5 milioni di nuovi posti di lavoro per i quali sono necessarie competenze specialistiche: formare giovani capaci di soddisfare la domanda del mercato del lavoro nei prossimi anni è una sfida che la scuola non può mancare".

Nell'ultimo periodo, il Governo si sta effettivamente impegnando per fa sì che l'alternanza diventi lo strumento più concreto mai esistito per avvicinare ogni studente al mondo del lavoro. Finalmente, dopo tanta attesa, qualcosa di pratico oltre alle buone intenzioni. Che l'esempio sia solo il primo di una lunga serie.

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