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Prof sempre in congedo rientra per un giorno e fa infuriare la preside

12 gennaio 2017

Una storia tutta italiana quella che è accaduta in una scuola di Padova. A tratti grottesca, a tratti incredibile, come la tradizione della truffa comanda. Un docente titolare di una cattedra è in congedo fin dal primo giorno di scuola. All'improvviso, decide di rientrare per un unico giorno. La conseguenza è che salta la supplente che era stata presa per sostituirlo.

La sostituta era molto competente ma a causa del rientro del titolare, di un solo giorno per l'appunto - perché quello successivo aveva già chiesto un nuovo congedo - l'insegnante ha perso l'incarico provvisorio assegnatole.

Il dirigente scolastico dell'Istituito coinvolto in questa bizzarra vicenda è molto abbattuto. Nadia Vidale ha deciso di scrivere una lettera al docente titolare della cattedra, nella quale ha manifestato tutta la sua scontentezza - in realtà si è arrabbiata parecchio, ma ha reagito in modo davvero ammirevole.

Ecco quali sono state le sue parole:

"Egregio professore,

 

lei ha avuto la sorte fortunata — tale ha da ritenersi, nella difficile contingenza economica attuale — di avere ottenuto recentemente un posto di lavoro statale: insegnante di Diritto in una bella e grande scuola di una città importante. Data la sua età, forse non se l’aspettava, questa sorpresa. Ma penso che l’abbia gradita, perché ha accettato la proposta. Un motivo familiare, tuttavia — così si è espresso di fronte agli studenti della nostra classe prima, il 23 dicembre scorso — le aveva impedito di assumere servizio. Dal 12 settembre 2016 (primo giorno di scuola), infatti, lei era assente e noi ci siamo impegnati, con mille difficoltà, per trovarle un sostituto. Lei forse non sa, non avendo, nonostante l’età, alcuna esperienza di scuola, che trovare un supplente è difficilissimo: nel suo caso, ci siamo riusciti, finalmente, il 2 dicembre. Abbiamo anche noi avuto una fortuna: quella di trovare una giovane docente, entusiasta e coinvolgente. Gli studenti erano contenti, i genitori confortati.

 

Ma l’ho licenziata il 22 dicembre: in obbedienza al suo superiore diritto di occupare quel posto, in quanto docente titolare. E, finalmente, il 23 dicembre, il giorno prima delle vacanze di Natale, lei si è presentato alle classi. Professore, io mi impegno a trasmettere le sue parole ai ragazzi e ai loro genitori che, insieme a me, si chiedono: cosa è venuto a fare? Poche ore dopo l’ingresso nella scuola, presentava all'ufficio personale una nuova richiesta di congedo, stavolta dal 9 gennaio 2017.

 

Noi non ci siamo persi d’animo: la tenacia è una delle virtù della scuola italiana, bellissima e disgraziata. Abbiamo ricominciato, durante le vacanze di Natale, a cercare un nuovo supplente. Perché, come lei — che insegna Diritto — sa bene, non si può richiamare il supplente precedente, per bravo che sia, se il periodo di assenza è stato interrotto dal rientro del titolare, pur se per un giorno soltanto.

 

I ragazzi avevano trovato un’insegnante volenterosa e capace, contenta di far loro da guida nel cammino. Lei, professore, è stato qui un solo giorno, per sparire subito. Gli studenti e i loro genitori vorrebbero ora dare almeno un senso al danno ingiusto che hanno subito: nessun insegnante per settimane, poi finalmente un docente bravo, poi finalmente il titolare, poi di nuovo chissà... Ma purtroppo, professore, io non trovo parole per spiegare: vuole dirlo lei, per favore? Cosa ci è venuto a fare, nella nostra scuola, il 23 dicembre?".

 

A nostro avviso la dirigente dell'Istituto in questione è stata fin troppo diplomatica: è riuscita a contenere la rabbia in una situazione che ha provocato parecchi disagi, soprattutto agli studenti che hanno dovuto assistere a questo teatrino.

Qual è la vostra opinione in merito? Come avreste reagito se vi foste trovati nella stessa identica situazione? Avete vissuto casi simili in prima persona? Fateci sapere nei commenti! 

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