Renzi parlando agli studenti dell’Università Luiss di Roma l’ha detto chiaro e tondo “I Promessi sposi non vanno letti”, almeno non a scuola e non obbligatoriamente. Renzi infatti ha mostrato di conoscere bene gli studenti italiani che il più delle volte, essendo costretti a leggere il famoso romanzo storico di Alessandro Manzoni durante il liceo, tendono alla fine a non apprezzarlo più, a trovarlo noioso, per arrivare addirittura a domandarsi perché sia così speciale da essere letto a scuola.
Proibirne la lettura quindi sarebbe secondo Renzi la soluzione da adottare. Attraverso questo espediente di psicologia inversa molti studenti, tra i primi quelli che vogliono infrangere sempre le regole, lo leggerebbero e ne riscoprirebbero da soli il fascino.
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Renzi sottolinea inoltre che un libro come i Promessi Sposi tornerebbe utile soprattutto a chi ha o vorrebbe avere a che fare con la politica: un politico “dovrebbe leggere tutte le mattine la pagina dell’Azzeccagarbugli con Renzo con l’obiettivo di fare il contrario. Le leggi sono fatte in modo tale che per ciascuno si apre la strada fantastica dell’interpretazione”, specifica il premier.
Una posizione, quella di Renzi, che era già stata sostenuta da un grande della letteratura come Umberto Eco (conosciuto da tutti noi molto probabilmente grazie ad un professore che ci ha caldamente invitato, se non obbligato, a leggere il suo più noto romanzo “Il nome della Rosa”) che nel suo libro “La storia dei Promessi Sposi raccontata da Umberto Eco" racconta che egli stesso è riuscito a leggere il libro “con lo stesso piacere con cui leggevo i miei romanzi d’avventure” proprio perché non gli era stato imposto.
E voi avete letto i Promessi Sposi? Crediate sia giusto che sia fatto leggere a scuola? Scriveteci la vostra opinione all’indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!
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