L'aveva proposto l'ex Ministro Carrozza e l'aveva anticipato l'attuale Ministro Giannini: il grande referendum sulla scuola, oggi più prudentemente chiamato "questionario", è finalmente attivo e in attesa del parere degli italiani, studenti che siano o no. La staffetta si protrae nella sede di Viale Trastevere, ma non viene meno la consapevolezza che le riforme ormai si facciano anch'esse sul web.
In riferimento al documento "La Buona Scuola", pubblicato e ampiamente dibattuto in queste ultime settimane, è online un questionario di 31 domande incentrato sui temi più salienti della scuola italiana, delle sue problematiche e dei tentativi di riforma del Governo Renzi. Ogni utente interessato ha la possibilità di registrarsi e di completare le proprie risposte entro il 15 novembre: ognuna di queste poi, sempre entro il termine dato, può essere cambiata e ricambiata a piacimento.
Il questionario è così suddiviso in 7 sezioni.
- - 3 domande sul tema delle assunzioni, i possibili sfruttamenti di un organico più completo, i percorsi di abilitazione all'insegnamento e i concorsi di ingresso.
- - 5 domande sulla formazione dei docenti, le caratteristiche più importanti di tale figura professionale, la valutazione degli insegnanti e la loro crescita stipendiale.
- - 7 domande sulla dirigenza delle scuole, i processi di miglioramento degli Istituti, le attività extra-curricolari, la gestione degli spazi e le relazioni con il territorio.
- - 7 domande sui nuovi indirizzi della preparazione degli studenti (creatività, preparazione digitale, competenze linguistiche), l'autonomia didattica delle scuole e i cicli di studio.
- - 3 domande sull'alternanza scuola-lavoro e la formazione tecnica-professionale.
- - 3 domande sul metodo di ripartizione delle risorse pubbliche, la gestione delle risorse private e il crowdfunding.
- - 3 domande più aperte di commento delle previsioni contenute nel documento "La Buona Scuola". Questa è senza dubbio una buona occasione per studenti, insegnanti e cittadini in senso più ampio per far sentire le proprie opinioni e i propri suggerimenti ai vertici alti.
Vi consigliamo vivamente di compilare il questionario proposto dal Miur e far conoscere anche le vostre idee; io l'ho già fatto e ho trovato liberatorio poter sottolineare i numerosi problemi della scuola italiana e suggerire, dal mio canto, proposte costruttive! Potete trovare il questionario QUI. Vi invitiamo a leggere, nella stessa pagina, i riferimenti al documento "La Buona Scuola", per avere un'idea più chiara prima di rispondere.
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Riccardo Gemma
