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eet Briar College, un prestigioso college femminile in Virginia, ha annunciato il 3 marzo scorso che chiuderà per la mancanza di fondi. Tutto ciò ha scosso l’opinione di chi vede in questa “chiusura” una possibile fine del mondo degli istituti femminili e c'è anche chi ha dato avvio a una raccolta fondi online dal nome "Saving Sweet Briar".
Helen Drinan, presidentessa del Simmons college, altro college femminile, nel blog di Huff post ha commentato l’accaduto spiegando perché secondo lei i college femminili siano ancora importanti e rilevanti.
La Drinan infatti ritiene che gli istituti femminili hanno da sempre aiutato giovani donne a diventare adulte competenti, promuovendone la fiducia in loro stesse così che affrontare eventuali problemi legati al sesso, sia nel mondo del lavoro che nella vita di tutti i giorni, per loro non fosse un ostacolo.Persino le statistiche mostrano come questi college aiutino le ragazze ad ottenere buoni risultati nella vita: le ragazze che escono da questi istituti infatti sono due volte di più , rispetto a quelle che hanno frequentato istituti “normali”, a frequentare scuole di medicina o ad essere coinvolte in associazioni filantropiche.
In molti casi questi college hanno inoltre aiutato le ragazze a studiare materie ritenute più adatte al genere maschile- come la matematica, la tecnologia, la scienza e l’ingegneria e il loro ruolo nel corso della storia è stato importante: il Simmons college, per esempio, fu uno dei pochi college privati a non imporre le tasse d’ammissione agli ebrei nella prima metà del ‘900. Il Simmons- ci tiene a ricordare la Drinan - come molti altri college femminili, è ancora oggi legato a molte battaglie sociali, come quella sugli studenti transgender, che ultimamente anche in Italia sta facendo discutere, basti pensare alla storia di Giovanni, che abbiamo raccontato pochi giorni fa.
La Drinan quindi conclude il suo intervento dicendo che il ruolo dei college femminili nel campo dell’educazione dovrebbe essere riconsiderato .
Se ben vi ricordate un dibattito simile si era tenuto per l'apertura di una scuola inglese dedicata a studenti gay, lesbiche e transessuali e già allora come adesso ci chiediamo: pensate che questi istituti riservati alle categorie meno tutelate rappresentino più un passo verso la " dis- integrazione" o uno verso l'integrazione di queste categorie? Vi piacerebbe avere istituti come questi in Italia e se siete ragazze, frequentereste un istituto femminile? Scriveteci all’indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!
