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Razzismo, frase shock di una professoressa contro ragazza ebrea

5 aprile 2013
Razzismo, frase shock di una professoressa contro ragazza ebrea
Questa la frase shock di una professoressa contro una ragazza ebrea “Ad Auschwitz saresti stata attenta!”. Le parole sono state prononciate da una professoressa dell'artistico Caravillani di Roma. Una ragazza alunna della classe ed ebrea non stava bene quel giorno durante l'ora di matematica e proprio per un attimo di disattenzione dovuto al malessere si è sentita dire la frase vergognosa. Ecco come a 70 anni dalla Shoah certe persone fatichino ancora a ricordare.

Ma una nota positiva c'è, i compagni di classe sono stati solidali e non sono stati indifferenti davanti a un atto del genere. Si sono uniti a difendere la povera compagna e alcuni hanno addirittura minacciato di “scioperare”, di disertare le lezioni della professoressa colpevole. All'accusa di antisemitismo ricevuta dagli alunni, l'insegnante risponde giustificando di aver voluto prendere il campo di concentramento come esempio di luogo di ordine e disciplina.

Nulla di razzista secondo lei: “Ho detto quella frase per indicare un posto organizzato. Non sono antisemita, ma nella scuola italiana non c'è più la disciplina di una volta”. Ma se vogliamo entrare in dettagli simili, dovremmo considerare allora chi dovrebbe garantire l'ordine nelle classi, magari proprio i professori con un briciolo di autorità e competenza in più.

La madre della ragazza ha chiesto spiegazioni in merito alla vicenda avvenuta e ha aperto un istruttoria formale, ma la preside della scuola Anna Maria Trapani ha preferito non procedere con sanzioni di alcun genere cercando di conciliare le parti. Nel frattempo la studentessa e la famiglia si sono rivolti alla Comunità Ebraica della città e hanno tenuto un incontro per discutere della questione.

Ciò che ha davvero colpito però è stata la solidarietà di tutti i compagni. L'indifferenza è qualcosa che ha del dannoso come e quanto la colpevolezza diretta, ma questi ragazzi hanno avuto il coraggio e la volontà di rimanere compatti e reagire. Proprio per questo motivo la Comunità intende portare la vicenda al Quirinale e far premiare i ragazzi come succede ogni 27 Gennaio.

Cosa pensate voi di questo episodio e come avreste reagito foste stati nei panni della ragazza o dei compagni? Credete che dopo 70 anni sia ancora impresso nella memoria della gente il ricordo dell'Olocausto o pensate che in fin dei conti ancora oggi disgrazie simili rivivano in ogni episodio di razzismo a cui assistiamo ogni giorno? Fateci sapere la vostra opinione!

Riccardo Gemma & Simone Cioè
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