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Riforme, #LaBuonaScuola di Renzi in 12 punti

4 settembre 2014

Sono settimane, mesi ormai, che si parla di riforme in generale e in particolare, ma, tra rinvii e speculazioni, è ora di fare chiarezza su quella che potrebbe diventare la nostra Scuola nei prossimi anni. La ristrutturazione del sistema scolastico rientra nel più ampio programma Sblocca Italia del Governo Renzi, portandosi addietro una novità rispetto ai precedenti tentativi di innovazione: per questa volta, sembra che la scuola partecipi attivamente alla manovra, ovvero come principale beneficiaria e non come riserva di soldi da cui attingere per finanziamenti differenti. Sarà questa l'occasione giusta per non tradurre "riforme" in "tagli" alla scuola pubblica? È presto per giudicare, ma intanto riassumiamo i 12 punti fondamentali su cui dovrebbe basarsi la "Buona Scuola" di Renzi.

  1. 1. Programmate 148.000 assunzioni per rispondere definitivamente al problema degli insegnanti precari e porre fine alla contraddizione delle Graduatorie ad Esaurimento.
  2. 2. Sostituzione delle suddette graduatorie ad esaurimento con concorsi volti al diretto inserimento per merito di nuovi docenti, a partire dal 2016.
  3. 3. Garantire la supplenza a medio e lungo termine nelle scuole, sopperendo alla mancanza di personale e ai posti vacanti con il piano di assunzione (punto 1).
  4. 4. Scatti sugli stipendi garantiti ogni 3 anni a 2 professori su 3 in base ai criteri di qualità del lavoro e di contributo al miglioramento della formazione. Rapporti di autovalutazione e progetti di miglioramento da pubblicare in ogni scuola pubblica.
  5. 5. Formazione e innovazione continua dei docenti e dei loro metodi di insegnamento.
  6. 6. Obiettivo Trasparenza: dal 2015, online i dati amministrativi e i progetti formativi di ogni scuola e un Registro Nazionale riportante i profili di ogni insegnante del Paese.
  7. 7. Abolizione delle 100 procedure burocratiche più gravose dell'amministrazione scolastica.
  8. 8. Digitalizzazione delle scuole: WI-FI, banda larga (in supporto al punto 6) e piano di affiancamento di strumenti teconologici all'insegnamento tradizionale.
  9. 9. Rafforzamento della cultura sportiva e musicale nelle scuole primarie; più Storia dell'Arte nel ciclo secondario.
  10. 10. Indirizzamento della didattica verso le lingue straniere e compertenze digitali approfondite già dai 6 anni; rafforzamento della cultura economica in tutto il ciclo secondario.
  11. 11. Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria e meglio organizzata negli ultimi 3 anni delle scuole superiori professionali e tecniche.
  12. 12. Potenziamento e stabilizzamento del MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa) per meglio indirizzarlo verso le reali necessità e per attrarre risorse (investimenti) privati.

Queste le basi della riforma, accompagnate, com'è lecito, da ovvi interrogativi. Per quanto riguarda ogni settore del programma Sblocca Italia, l'origine dei finanziamenti è motivo di accesi dibattiti, nonchè motivo di sfiducia: soltanto per il Piano Assunzioni dei docenti, si parla della necessità di oltre 3 miliardi di euro. Desta dubbi consistenti anche il concetto di "meritocrazia" e dei metodi con cui il valore dei docenti dovrebbe effettivamente venire alla luce in modo oggettivo. La digitalizzazione delle scuole è poi un'altra grande scommessa in un Paese in cui è già difficile garantire delle aule attrezzate del materiale basilare.

Ad ogni modo, le risposte arriveranno e i Mille Giorni dettati dal Governo sono appenza iniziati: per adesso conviene a tutti godere di un po' di ottimismo in questo quadro alternativo in cui la voce Scuola non attende sotto la forbice della spending review. Per maggiori informazioni e dettagli sulla riforma scolastica e sul piano Sblocca Italia, rimandiamo al sito del Governo passodopopasso.italia.it e alla pagina passodopopasso.italia.it/video/la-buona-scuola.

Aspettiamo le vostre considerazioni in merito! Scriveteci all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it!

Riccardo di Infostudenti - Scuolazoo

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